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Cinema. Anica presenta i dati 2010: +11% di presenze e boom di incassi grazie al 3D. Scende ancora il sostegno pubblico

Italia


C’è un segno “più” davanti a tutti gli indicatori del mercato del cinema italiano nel 2010, secondo quanto è emerso dall’indagine di Anica, l’associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali, che è stata presentata questo pomeriggio in una conferenza stampa a Roma. Quello che emerge in maniera netta dai dati, invece, è una contrazione del sostegno pubblico diretto a favore della produzione cinematografica. È stato inoltre sottolineato come il 2010 sia stato il primo anno completo di reale diffusione della tecnologia di proiezione digitale in 3D: la decisa impennata di cui è protagonista il box office è però soltanto in parte ascrivibile all’aumento del prezzo del biglietto per i film in 3D. Il dato al botteghino, infatti, è molto positivo anche osservando il valore relativo al numero dei biglietti venduti, variabile più adatta a un confronto con i risultati degli anni precedenti e trasversale a tutte le tipologie di film.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti: Paolo Ferrari, Presidente ANICA, Giampaolo Letta, Vice Presidente Anica, Riccardo Tozzi, Presidente Sezione Produttori, Dario Viganò, Presidente Sezione Industrie Tecniche, nonché Nicola Borrelli, Direttore Generale per il Cinema al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

Produzione

Vediamo nel dettaglio i dati relativi alla produzione nel 2010. Il numero complessivo di film prodotti è tornato a salire, dopo il calo congiunturale del 2009: 141 titoli (comprese coproduzioni), rispetto ai 131 del 2009 e ai 154 del 2008. Sono in particolare aumentati, in termini di numero di film prodotti, i titoli di produzione 100% italiana (114 rispetto ai 97 del 2009).

Focalizzando l’attenzione sui soli film di produzione interamente italiana, invece, si osserva che, rispetto al 2009, è stabile il numero dei film prodotti nella fascia low budget (il cui costo di produzione è inferiore ai 250.000 euro: 27 titoli nel 2010, rispetto ai 25 del 2009) e sono leggermente aumentati i titoli ad alto budget (il cui costo di produzione è superiore a 1.500.000 euro: 50 titoli nel 2010 contro i 44 del 2009). La fascia che ha condotto l’incremento del numero di produzioni è quindi quella dei film a “medio budget” (costo di produzione compreso fra i 200.000 euro e 1.500.000 euro): 64 titoli nel 2010 contro i 28 del 2009, un dato più che raddoppiato.

Per quanto riguarda gli investimenti nel 2010, occorre fare una distinzione significativa: gli investimenti privati sono aumentati rispetto all’anno precedente (277 vs 258 milioni nel 2009, pari a un buon +7,3%) mentre hanno continuato a ridursi gli investimenti pubblici in produzione (35,4 milioni contro i 38 milioni del 2009, che già aveva visto un investimento statale dimezzato rispetto ai 70,9 milioni del 2008), per un totale di 312,2 milioni di euro. Inizia quindi nel 2010 a essere visibile l’effetto combinato dell’aumento degli investimenti privati (+ 18 milioni di euro) e della riduzione dei contributi statali avvenuto bruscamente nel corso degli ultimi due anni. La soglia dei 300 milioni di euro, superata in precedenza solo nel 2008, vede le due componenti parallelamente variare di ben 10 punti percentuali. Soltanto 31 dei 114 film italiani al 100% (circa un quarto) hanno goduto di contributi statali. Considerando i tempi tecnici di completamento dei film prima dell’uscita in sala, si può stimare che si tratti ancora dell’onda lunga dei contributi deliberati negli anni precedenti. Le coproduzioni sostenute dallo Stato sono state 9 su 27 (un terzo), con una media di investimento pubblico di 838mila euro per i film italiani (-11% rispetto al 2009) e di poco più di 1 milione di euro per le coproduzioni (-7,4% sul 2009).
L’investimento medio per i film al 100% italiani resta sostanzialmente invariato rispetto al 2009, attestandosi sui 2,2 milioni di euro. La serie storica degli investimenti pubblici in cinema italiano (incluse coproduzioni) mostra una visibile e costante tendenza al secco ridimensionamento. La quota sul totale, scesa già negli ultimi 3 anni sotto la soglia del 20%, nel 2010 si ferma all’11,3%, livello più basso raggiunto negli anni.

  

Distribuzione

Andando a fondo ai dati Anica relativi alla distribuzione, occorre evidenziare prima di tutto che il box office complessivo nel 2010 (dato Cinetel) è stato di 734,2 milioni di euro, per 109,9 milioni di biglietti venduti. Si è trattato di un anno estremamente positivo per l’intero mercato cinematografico, che ha superato abbondantemente l’obiettivo di 100 milioni di presenze.

Se il dato “presenze” fa segnare un ottimo +11%, il vero boom riguarda il valore dell’incasso: +17,9%, sicuramente favorito dal prezzo del biglietto per i film in 3D, che hanno rappresentato la più significativa novità nell’offerta di film.

I nuovi film usciti nel 2010 sono stati in totale 380, sugli 833 titoli complessivamente in programmazione nelle sale. Fra i titoli di prima uscita si registrano 131 titoli di nazionalità italiana (+16 rispetto al 2009).

La quota di mercato dei film italiani riprende il valore già molto positivo del 2008: 27,3% (5 punti percentuali in più rispetto al 2009). Sommando a questo dato un buon 2% portato dalle coproduzioni, la quota di mercato al box office dei film italiani raggiunge il 29,3%. Un ottimo risultato, considerando gli importanti numeri ottenuti dai film americani in 3D. A conferma di questo e a correzione della stortura dei valori portata dalla diversificazione del prezzo del biglietto, è quest’anno più interessante fare riferimento alla quota di mercato italiana calcolata sul numero di biglietti venduti: i film di nazionalità italiana (comprese le coproduzioni) hanno infatti sfiorato quota 32% nel conteggio delle presenze (circa 8 punti percentuali in più rispetto al 2009 e qualche centesimo in più rispetto al “glorioso” 2007).

La top 20 delle società di distribuzione del 2010 vede Medusa Film al primo posto, con 67 film distribuiti e 122 milioni di incasso Cinetel, pari a circa il 17% del totale-anno. Seguono Warner Bros Italia (14%), 20th Century Fox Italia (14%) e Universal (13%).

La top 20 delle società di distribuzione per incasso medio per film distribuito vede al primo posto FilmAuro, con quasi 34 milioni per soli 7 film e una media di 4,8 milioni a titolo.

La top 20 dei film usciti dal 1 gennaio 2010 (incassi Cinetel fino al 31 dicembre) vede la presenza di 8 titoli italiani, il primo dei quali al terzo posto assoluto (“Benvenuti al Sud” con 29,7 milioni di euro), di 11 film statunitensi e di 1 film britannico.

I film italiani con incasso superiore ai 3 milioni di euro (solo campione Cinetel) sono stati 19 nell’anno solare 2010, 5 in più rispetto al 2009. Va segnalato che circa tre quarti dei titoli italiani di maggior successo hanno ottenuto il riconoscimento di interesse culturale dallo Stato e di questi solo 3 hanno chiesto e ottenuto il contributo economico diretto. Spiccano su tutti come sempre, per preferenze degli spettatori, le commedie e i film comici, ma viene confermata l’ampia varietà di generi rappresentata e il grande successo anche di film “difficili”.

 

Film in tv

Per quanto riguarda i film tv, complessivamente le reti generaliste italiane nel 2010 hanno programmato 4.253 film (contro i 4.088 del 2009), il 33,2% dei quali italiani e l’11,7% europei (esclusa Italia).  

Rete 4 si conferma la rete che programma più cinema italiano nell’intera giornata, seguita da Italia 1, Rai Tre e La7. Italia 1 e Rete 4 sono anche le reti che fanno fruttare meglio la loro programmazione di cinema italiano, che mediamente fa registrare, rispettivamente, 1,52 e 1,53 punti percentuali di share in più rispetto alla media di rete.

Complessivamente, i canali satellitari hanno trasmesso nel 2009 in totale 50.955 film, che corrispondono, tuttavia, a solo 3.089 titoli diversi, confermando l’aumento delle repliche sul totale film trasmessi, con una media di più di 16 passaggi per singolo titolo.

Il 19,5% della complessiva programmazione di film sulle reti satellitari ha riguardato cinema italiano, in calo sul 21% dell’anno precedente. L’89% di titoli italiani è stato trasmesso da Sky Cinema, circa il 10% su Fox, e il restante 1% da MGM.

Lo share ottenuto dai film italiani supera – sull’intera giornata – la media di rete nel caso di Italia 1, Rete 4 e La7. Sulle reti ammiraglie, come sempre, la performance dei film italiani registra i dati più negativi: Rai Uno -10,85 e Canale 5 -3,58 punti percentuali rispetto alla media di rete.

Tra i 10 migliori film per ascolto trasmessi dalle reti generaliste nel 2010, 6 titoli sono di nazionalità italiana (erano 4 nel 2009) e 4 sono di origine USA. I top 10 sono stati trasmessi dalle reti ammiraglie in prime time: 7 sono stati programmati da Canale 5 e 3 da RaiUno.

La maggior parte dei film italiani trasmessi dalle reti generaliste fa parte come tutti gli anni del catalogo degli anni tra il 1950 e il 1979 (59% del totale passaggi, in leggera flessione sul 2009). Nel 2010 aumenta il numero dei film italiani recenti programmati rispetto al 2009 (221 rispetto ai 154 dell’anno precedente), per un comunque scarso 16% sul totale film italiani trasmessi.

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