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Un nuovo report della società Canalys, che mette i tablet nella categoria Pc, afferma che grazie all’iPad Apple è diventato il terzo player mondiale del settore.
La società di ricerca sottolinea che i tablet hanno contribuito per il 19,2% alla crescita dell’intero comparto, di cui HP si conferma leader ma con una quota di mercato ridotta rispetto allo stesso periodo del 2009.
Al quarto trimestre 2010, HP controlla il 17,7% del mercato globale (contro il 20,5% di un anno prima), Acer il 12,8% (dal 14%) e Apple il 10,8%, dal 3,8% del quarto trimestre 2009, segnando una crescita del 241%.
Subito dietro Apple si piazza Dell, con consegne per 11,4 milioni di unità contro gli 11,5 milioni di Apple. Lenovo è al quinto posto, con una quota del 9,1% contro l’8,8% di un anno prima.
L’analista Canalys Tim Coulling ha osservato che: “…anche se i tablet non attraggono chi vuole acquistare un Pc perché non ne possiede ancora uno, nè le famiglie a basso reddito, questi dispositivi si sono dimostrati molto popolari tra chi ha già un computer e necessita di un dispositivo portatile”.
A differenza di altre società, Canalys non ha messo i tablet in una categoria separata, ma li considera una parte “del panorama generale dei Pc”, paragonandoli ai netbook nel 2009 per la loro capacità di dare nuovo impulso al settore. Apple, dice Canalys, ha beneficiato delle vendite dell’iPad proprio come Acer, Samsung e ASUS hanno beneficiato del boom dei netbook lo scorso anno.
“Con i loro schermi da sette pollici e oltre, la loro grande potenza di elaborazione e un numero crescente di applicazioni, i tablet offrono un’esperienza simile a quella dei netbook”, ha sottolineato un altro analista Canalys, Daryl Chiam.
I trend di mercato, sottolinea ancora Canalys, evidenziano un rafforzamento dei gruppi con una forte presenza nel segmento B2B, come HP , Dell e Lenovo che beneficiano delle forti vendite registrate da Windows 7.
“La recessione è finita per molte aziende – conclude Canalys – ma non per il settore pubblico”. Fattore, questo, che mantiene ancora in uno stato di difficoltà le società che beneficiano degli acquisti delle amministrazioni pubbliche.
