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Radio: lo stereo va in soffitta, oggi la musica si ascolta su internet

Francia


Grazie a internet la radio sta riacquistando i propri utenti. Computer, smartphone, iPod, hanno infatti determinato un aumento dell’ascolto soprattutto da parte dei giovani.

Un fenomeno che è ancora agli albori ma che già rischia di mandare in soffitta le vecchie radioline.

Resta però difficile determinare il “consumo” di questi nuovi modelli. Médiamétrie, società d’oltralpe che opera in questo settore, informa che quasi 43 milioni di francesi ascolta la radio dal computer mentre 3 milioni da altri supporti.

A farlo  – ha precisato Julie Terrade analista di Médiamétrie – sono soprattutto i ragazzi” che usano maggiormente le nuove tecnologie.

I dispositivi più usati sono pc e telefonini di nuova generazione. Negli ultimi mesi sono infatti state tante le applicazioni di musica scaricate sugli smartphone.

 

Jean-Charles Verhaeghe, consulente dell’agenzie My Conseils, ha sottolineato che si tratta di “un mondo nuovo dove i giovani sono in prima linea“. Il 13% dell’audience di Fun Radio, per esempio, è generata proprio dai new media.

E ha aggiunto che il modello Deezer (piattaforma che consente l’ascolto di musica on demand) sta intimorendo gli operatori della radio, sebbene siano già tante le emittenti che si sono adeguate a questa nuova tendenza proponendo ai giovani siti appositi.

“E’ una bella sorpresa – ha commentato Verhaeghe – constatare che la radio non è morta” ma rinasce sulla base di nuovi modelli.

Fun Radio lancerà a febbraio la piattaforma playfun.fr, che mette insieme web radio e  servizi di musica on demand e consente agli utenti di fare una play list personale.

 

La novità, ha informato François Lienart uno dei direttori di Yacast, arriva dai social network, dove è possibile creare gruppi di appassionati di generi musicali specifici.

Sei mesi fa le pagine Facebook di Fun Radio e NRJ già contavano migliaia di amici. Oggi Fun Radio vanta un milione di fan su Twitter e Facebook.

 

Sfruttare le nuove piattaforme può anche essere un’opportunità in più per tutte quelle stazioni che non riescono a coprire l’intero territorio e che, grazie a internet, adesso potranno aumentare i propri radioascoltatori.

 

“E’ vero che aumenta l’ascolto della musica“, ha detto François Lienart ma s’è anche chiesto: “Possiamo ancora chiamarla radio?”.

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