Italia
Il mercato televisivo italiano è in fermento dopo la notizia che è stato nominato un liquidatore per seguire le sorti della piccola emittente Dahlia tv, controllata al 78,2% dal gruppo svedese Airplus Television.
In una nota, Telecom Italia Media, azionista di Dahlia con il 10,1% del capitale, ha fatto sapere che a breve verrà presentato un piano di liquidazione.
Questa mattina il titolo della società che controlla La7 attorno alle 13 perdeva il 7,94% a 0,1984 euro. Volumi ‘record’ per il titolo con quasi 8 milioni di pezzi scambiati contro una media di 1,6 milioni negli ultimi trenta giorni.
Dahlia Tv trasmette a pagamento sul digitale terrestre da due anni e conta 150 dipendenti e collaboratori di cui 25 giornalisti. Proprio ieri il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha fatto sapere di aver attivato i suoi uffici per contattare il management della società allo scopo di salvare la permanenza di questa realtà imprenditoriale.
Nel comunicato, si legge inoltre che gli effetti economico-patrimoniali su Ti Media di tale situazione “potranno essere determinati con esattezza solo all’esito della presentazione” del piano di liquidazione. Tuttavia, “le valutazioni fin qui effettuate fanno prevedere che l’Ebitda dell’intero esercizio 2010 di Ti Media rimanga sostanzialmente sul livello di quello consuntivato al 30 settembre 2010″.
In una breve nota, un broker italiano ha scritto di giudicare positivamente il fatto che Ti Media non inietterà liquidità in Dahlia, ma ha evidenziato che “la liquidazione potrebbe mettere sotto pressione la profittabilità della società, dopo la perdita del contratto con Sportitalia. D’altro canto, la forte domanda di frequenze suggerisce che il gruppo sarà in grado di trovare presto un rimpiazzo dei contratti persi”.
L’assemblea dei lavoratori di Filmmaster Television, corpo produttivo di Dahlia Tv, in seguito alle decisioni assunte ieri dal cda di Dahlia Tv, ha chiesto un incontro in tempi brevissimi con lo stesso al fine di verificare le intenzioni del Governo nella tutela dei posti di lavoro “ad oggi seriamente a rischio”.
Stamani il parlamentare del Pd Giuseppe Berretta ha commentato l’eventuale rischio che anche per il digitale terrestre si possano determinare posizioni dominanti, “se non veri e propri monopoli, da parte di società, guarda caso sempre le stesse, che impediscono la libera concorrenza, anche in mercati nati proprio per moltiplicare l’offerta dei contenuti televisivi’.
Per il parlamentare, questa crisi aziendale “è dovuta in gran parte alla posizione dominante di Mediaset Premium nel settore del digitale terrestre“.
“A farne le spese sarebbero tutti i cittadini e, ancora di più i dipendenti e i lavoratori di aziende nuove come Dahlia Tv’, ha aggiunto Berretta, annunciando un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.
“A rischio – ha sottolineato – ci sono 150 posti di lavoro, mentre ai giornalisti e ai dipendenti della Filmmaster Television, fornitrice di tutti i servizi tecnici e redazionali di Dahlia Tv Sport, non è più stato rinnovato il contratto a tempo determinato, scaduto il 31 dicembre scorso, a causa dell’inspiegabile perdita di tre squadre importantissime per il bouquet di Dahlia come Palermo, Bologna e Fiorentina’.
Infine Berretta ha lanciato un invito al Ministero dello Sviluppo economico, perché si impegni a mantenere competitivo il mercato del digitale terrestre.
Su questo punto, ieri, Romani ha dichiarato che “il ministero è fortemente impegnato a concludere la transizione alla tv digitale – che già oggi coinvolge in maniera definitiva il 70% dei cittadini italiani – proprio per garantire all’utenza un ampliamento dell’offerta in chiaro e a pagamento, anche con la crescita e l’ingresso di nuovi operatori in grado di incrementare la concorrenza sul mercato”.
Mediaset valuterà la questione dei diritti tv sul calcio di Dahlia nel caso in cui, a causa del suo scioglimento, questi dovessero tornare alla Lega Calcio. Lo ha detto il presidente del gruppo televisivo Fedele Confalonieri.
“Non lo so, ci penseremo”, ha detto Confalonieri entrando al congresso della Fnsi e rispondendo ad una domanda su un eventuale interesse del gruppo sui diritti sul calcio di Dahlia.