3D senza occhialini: i produttori continuano a investire ma quali le reali prospettive economiche?

di Raffaella Natale |

Per Microsoft il mercato informatico del futuro si muoverà su interfaccia naturale, social network, cloud computing e sviluppo dei piccoli dispositivi.

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Tv Sharp 3D

Il 2011 sarà l’anno dei produttori tv? Resta il dubbio anche se all’ultima edizione del Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, che si è tenuto dal 6 al 9 gennaio, accanto ai tablet e ai superphone 4G  hanno fatto la loro grande comparsa i televisori 3D visibili senza gli appositi occhialini.

Toshiba, LG e Sony hanno presentato i loro prototipi mentre Samsung s’è tenuta fuori commentando che considera l’idea solo “un interessante progetto da laboratorio“. Ludovic Simion, direttore marketing di Samsung France, ha infatti dichiarato che ci vorranno almeno cinque anni prima che questa tecnologia diventi una realtà.

Emerge sicuramente che le case produttrici sembrano continuare a puntare al mercato dei televisori 3D nonostante i pochi successi finora ottenuti. La rivista Usa Cnet ha premiato il televisore intelligente della Vizio, una marca sempre più popolare negli Stati Uniti anche per i suoi prezzi competitivi, ma praticamente sconosciuta altrove.

Nessun riconoscimento in questo settore è andato invece alle ‘grandi’ come Sony, Samsung, Panasonic, Sharp, per i (piccoli) miglioramenti proposti per gli occhiali 3D, quelli che in realtà nessuno vuole, secondo la rivista.

 

Cnet ha invece salutato il tentativo fatto da Toshiba di offrire il 3D senza i fastidiosi occhialini. Si tratta di una prospettiva tecnologica ancora lontana, probabilmente insufficiente per arginare i problemi futuri dei produttori tv, una volta che tutti i vecchi televisori a tubo saranno stati sostituiti dagli schermi piatti.

Ma fatto sta che la casa giapponese (come anche il produttore di videogiochi Nintendo) qualche risultato l’ha ottenuto, anche se ‘gli effetti, che funzionano, siano lungi dall’essere perfetti’. Avatar ha dimostrato una buona profondità di resa, ma siamo ancora lontani da un Blu-ray a 3D.

 

Resta, vista l’alta diffusione del 3D, ancora il problema legato agli standard di sicurezza per la salute, specie per i più piccini che passeranno molte ore davanti agli schermi tridimensionali.

Anticipando i rischi, i produttori tv hanno moltiplicato le raccomandazioni rivolte ai genitori. Richard Laberge, co-fondatore di Sensio, start up che ha sviluppato una tecnologia di compressione 3D, ha sottolineato che i rischi sono reali perché il 3D è una “tecnologia artificiale” che obbliga il cervello a una sorta di ginnastica per adattarsi a questo tipo di visione. “E’ per questo – ha aggiunto Laberge – che è più pericoloso per i bambini, ancora in fase di crescita, che per gli adulti”. Magra consolazione, il 3D senza occhialini, sarà meno dannoso.

 

L’apertura del CES è stata preceduta, come al solito, dal keynote speech di Steve Ballmer, il Ceo di Microsoft. Non c’è stato nessun annuncio di novità immediate, ma un bilancio positivo del 2010 con ottime vendite (in particolare per Kinect, l’interfaccia gestuale da abbinare alla Xbox, oltre otto milioni in 60 giorni), e il preannuncio di un nuovo sistema operativo Windows, destinato sia ai dispositivi piccoli e portatili, che a quelli più grandi. Con una nuova architettura ispirata agli smartphone, il nuovo sistema operativo è atteso al più presto nel 2012.

 

Secondo gli esperti di Microsoft, sono quattro le grandi linee lungo le quali si svilupperà il mercato informatico del futuro: l’interfaccia naturale, cioè i gesti che sostituiscono telecomando o tastiera; i social network; il cloud computing, e lo sviluppo dei piccoli dispositivi, come gli attuali smartphone, veri e proprio piccoli pc.

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