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Pirateria. Acceso confronto sul testo Agcom. Stefano Mannoni avverte: ‘Strumentali i tentativi di politicizzazione’

Italia


Come era prevedibile, il provvedimento votato venerdì scorso all’unanimità dall’Agcom per la tutela del diritto d’autore su internet ha aperto un interessante confronto. Da internet al mondo politico e degli operatori, sono tanti i commenti a un testo tanto atteso. Su Facebook il popolo della rete s’è scatenato dando la propria interpretazione.

Al centro delle discussioni la linea che intende seguire il testo. Provvedimento blando? Misure troppo drastiche per gli Isp? La parola passa adesso al mercato che avrà 60 giorni di tempo per dire la propria.

 

Il commissario Stefano Mannoni ha prontamente replicato alle prime reazioni commentando: “Vedo con disappunto le continue strumentalizzazioni e la demagogia (…) L’Agcom – ha aggiunto – non ha mai parlato di seguire il modello francese Hadopi e di perseguire i singoli utenti, ma solo di colpire nel modo più efficace i siti che praticano la pirateria. Il dibattito in consiglio ha ruotato sulle più efficaci modalità per conseguire questo obiettivo”. Per Mannoni, “circa le richieste di audizioni parlamentari, l’Autorità vorrebbe esercitare il potere regolamentare che le conferiscono ben tre leggi diverse (quella sul diritto d’autore, quella sul commercio elettronico e il decreto Romani) in autonomia e senza condizionamenti e interferenze, e dopo aver consultato il mercato. Si tratta di una partita tecnica e non politica. E tale vorrei che restasse”.

 

Mannoni fa poi riferimento alle dichiarazioni di Paolo Gentiloni, responsabile Comunicazioni del Pd, sostenendo che “L’onorevole Gentiloni mette il cappello su una soluzione che non è stata certamente dettata dalla bagarre di questi giorni. L’Agcom non si è mai sognata di dare la caccia ai singoli utenti e di aprire il vaso di pandora del peer-to-peer. La questione della tutela del diritto d’autore era tecnica ed è stata trattata come tale”.

“Il consiglio ha dibattuto serenamente trovando una composizione tra sensibilità e opinioni tecniche diverse. La consultazione pubblica darà la parola al mercato e dal mercato ci aspettiamo indicazioni su come esercitare in via definitiva il nostro potere regolamentare. Tentativi di politicizzazione di una decisione che è fondamentale per i diritti e la proprietà intellettuale sono strumentali’.

 

Il capogruppo dell’Udc in Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rao, ha definito il provvedimento “un primo passo avanti rispetto alle precedenti bozze’ e approva la richiesta di una consultazione pubblica di 60 giorni.

“Positiva anche la volontà di stabilire regole per il downloading legale e soprattutto su questo punto sarà interessante ascoltare il parere degli esperti del web”.

“Governo e Parlamento – ha detto ancora Rao – accolgano ora l’invito dell’Autorità a lavorare insieme per una revisione delle norme sul diritto d’autore. Può essere questa una delle prime risposte da maggioranza e opposizione alla richiesta che viene dal Paese di innovazione e libertà”.

Approvazione anche da parte di Mario Staderini, segretario dei Radicali Italiani, e Luca Nicotra, segretario dell’Associazione Agorà Digitale: “rileviamo alcuni passi in avanti rispetto alle precedenti bozze caratterizzate da una impostazione proibizionista del tutto anacronistica’.

Permane – prosegue la nota – la nostra critica all’estensione di meccanismi di censura di siti web anche tramite meccanismi di filtraggio degli indirizzi IP. Ma la loro limitazione ai siti totalmente illegali e l’eliminazione del monitoraggio del traffico degli internet Service Provider sono novità positive. Il Parlamento prenda atto della posizione dell’Autorità e riformi la normativa, legalizzando il file-sharing delle opere protette da diritto d’autore tramite un sistema di licenze collettive estese e abolendo il monopolio della Siae, tramite i due disegni di legge presentati in parlamento dai Radicali”.

 

Anche il presidente di FIMI, Enzo Mazza, ha accolto con favore l’iniziativa dell’Autorità: “La proposta di Agcom per contrastare la pirateria online costituisce una seria ed efficace risposta alla necessità di tutelare i contenuti digitali in rete in una fase nella quale il decollo dell’offerta legale è ancora aggredito dalla contraffazione. L’offerta legale di musica online, con svariati milioni di titoli a disposizione su decine di piattaforme in Italia, rappresenta oggi circa il 20% del mercato della musica con oltre 20 milioni di fatturato nel 2009, ma la pirateria continua ad essere una spina nel fianco di questo promettente mercato e bene ha fatto l’Agcom ha mettere a punto un efficace sistema di contrasto.”

Sempre secondo Il presidente della FIMI, “l’iniziativa di blocco dei siti, già dimostratasi molto efficace nel caso del stop di Pirate bay in Italia, costituisce un chiaro messaggio nei confronti degli operatori illegali per i quali non deve esserci alcun spazio nelle reti digitali del futuro”.

Sulla stessa linea SCF, il consorzio che in Italia rappresenta l’industria discografica nella raccolta e gestione dei ‘diritti connessi discografici’, che plaude alla delibera approvata dall’Agcom.

 

Saverio Lupica, Presidente di SCF Consorzio Fonografici, ha commentato: “Attendiamo di leggere il provvedimento nel dettaglio ma, da quanto abbiamo appreso, non possiamo che accogliere favorevolmente la direttiva dell’Agcom”.

Sull’argomento pirateria, il 14 dicembre si è tenuto a Roma, su iniziativa di Paolo Marzano (Docente di Diritto della Proprietà Intellettuale alla Luiss Guido Carli di Roma e Presidente del Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore), un incontro organizzato dall’Università Luiss al Centro Studi Americani e dedicato a “I nuovi modelli di business dell’industria dei contenuti nell’era di Internet“.

 

Obiettivo del seminario, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei più rilevanti segmenti dell’industria culturale e dell’intrattenimento, è stato mostrare quanto l’azione della pirateria digitale e multimediale sia un ostacolo reale allo sviluppo del mercato legale, al rilancio dell’industria culturale e un freno all’innovazione e alla creatività.

Fenomeno, quello della pirateria, che i relatori invitati al seminario hanno condannato all’unanimità, per i gravi danni che sta infliggendo a tutto il mercato dell’industria culturale nazionale e internazionale, in cui file-sharing, streaming e download sono tutti strumenti che offrono l’opportunità all’utente di procurarsi film e file musicali senza pagare il dovuto prezzo della loro produzione.

 

Un mercato quello digitale che tuttavia e nonostante la pirateria, continua e produrre utili. “Grazie anche alla voglia di fare impresa dei soggetti coinvolti – ha commentato in chiusura della giornata Marzano – alla tenacia di chi quotidianamente lavora e crede nello sviluppo di un settore che va avanti e riesce a competere anche sui mercati internazionali. L’Agcom, dal canto suo, può ora dare un grande contributo alla causa della legalità, con un provvedimento da tutti atteso che consenta di metter fine al problema della pirateria digitale e il Comitato Consultivo Permanente ne seguirà gli sviluppi nei prossimi giorni“.

   

  

 

Videointerviste a: Gaetano Ruvolo (AESVI), Matteo Mille (BSA), Enzo Mazza (FIMI), Jane Ginsburg (Columbia University), Roberto Guerrazzi (Univideo), Olivia Regnier (IFPI), Antonello Busetto (Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici).

 

Workshop LUISS. Digitalizzazione e convergenza tecnologia hanno reso obsoleti i vecchi modelli di business? Quali i nuovi modelli vincenti?

 

Workshop LUISS. Come garantire la proprietà intellettuale? In Francia e in Gran Bretagna si sono adottate leggi specifiche, e in Italia? Occorre un’azione sanzionatoria o regolatoria?

 

Videointervista sulla proprietà intellettuale a Paolo Marzano, Docente di Diritto della Proprietà Intellettuale alla Luiss Guido Carli di Roma e Presidente del Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore presso il MiBAC

 
 

Seguono SLIDES presentate durante l’incontro da:

 

Antonello Busetto – Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici

Enzo Mazza – FIMI

Matteo Mille – BSA

Gianmarco Senatore – AIE

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