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Il mercato dei televisori 3D rappresenta, insieme all’alta definizione, l’evoluzione del settore televisivo e del cinema.
Costruttori, broadcaster, operatori stanno largamente investendo in questo comparto che darà una grande svolta al modo di fare e vedere la Tv, come è stato sottolineato anche alla recente conferenza annuale dell’HD Forum Italia.
Secondo l’istituto di ricerche Display Search, nel 2010 sono stati venduti 3,2 milioni di televisori 3D (il 2% dei televisori a schermo piatto), tuttavia per incoraggiare ulteriormente la crescita del settore bisognerebbe puntare a migliorare la tecnologia, ampliare l’offerta di contenuti e ridurre i prezzi per renderli più accessibili al mercato di largo consumo.
Gli analisti di Display Search sostengono che il mercato della Tv 3D dovrebbe rappresentare il 41% del totale dei televisori venduti nel 2014, vale a dire circa 90 milioni di pezzi.
I produttori stanno investendo largamente nel 3D per ristabilire gli equilibri dopo aver speso molto denaro nei televisori LCD e al plasma. La terza dimensione è, infatti, per loro un’evoluzione delle due tecnologie.
Ma a frenare l’innovazione sono soprattutto i produttori di contenuti che esitano ancora a seguire questo processo ormai avviato, soprattutto dopo averlo già fatto per l’alta definizione.
Per Paul Gagnon, direttore per l’America del Nord di Tv Research, i consumatori americani stanno aspettando il promesso abbattimento dei prezzi. Per questa ragione, Display Search prevede che quest’anno nel Nord America le vendite delle Tv 3D saranno a 1,6 milioni.
Il 3D rappresenta comunque una tecnologia che ormai tutti sono interessati a sviluppare e far crescere. Il comparto si sta espandendo rapidamente e le previsioni per gli anni a venire si stanno facendo interessanti.
I produttori di televisori credono fortemente nel 3D e hanno promesso anche un futuro abbassamento dei prezzi dei dispositivi. Tocca adesso ai broadcaster fare la loro mossa.
Alla conferenza annuale dell’HD Forum Italia, tenutasi a Roma, Luigi Rocchi, Direttore Strategie Tecnologiche, Rai Radiotelevisione Italiana e VP HDFI, ha parlato di 3D e alta definizione come le nuove frontiere dell’industria culturale.
Rocchi ha sottolineato che “per il 3D si auspica una veloce fase di sperimentazione e già la Rai, assieme a La7 e Mediaset, ha dato il via a diversi esperimenti ben riusciti”. Rocchi si riferisce, in questo caso, alla produzione di ‘Torino 4K’ e alla fiction sempre in 4k ‘Sotto il cielo di Roma’, che hanno dimostrato la validità della tecnologia HD Rai a cui hanno sicuramente dato un enorme contributo la Fondazione Ugo Bordoni e la stesso HDFI, nella definizione e lo sviluppo degli standard DVB-T2 e DVB-S2.