Gran Bretagna
I due maggiori operatori mobili britannici, Everything Everywhere (nato dalla fusione delle attività di T-Mobile e Orange) e O2 si stanno preparando a una nuova tornata di licenziamenti e inizieranno il confronto coi sindacati il mese prossimo.
La sforbiciata maggiore al personale è quella preventivata da EE, che si appresta a licenziare 1.200 persone in aggiunta ai tagli già previsti all’indomani della fusione. La società ha comunque smentito recenti reports secondo i quali i licenziamenti potrebbero riguardare fino a 3 mila persone in 4 anni e ha ribadito che non ci sono ulteriori progetti di riorganizzazione. Secondo quanto riferito da The Times, EE avrebbe allo studio un inasprimento del piano di licenziamenti volto a raggiungere un terzo dei risparmi per 3,5 miliardi di sterline pianificati nell’ambito della fusione.
Spinto dal clima di pesante incertezza economica e dalla pressione dei concorrenti, anche O2 è a caccia di efficienze, ma la società – controllata dalla spagnola Telefonica – ha smentito ulteriori tagli al personale rispetto a quelli già previsti, che sarebbero nell’ordine delle centinaia e non delle migliaia di unità (in tutto sono 11 mila i dipendenti della compagnia). I licenziamenti, ha specificato O2, mirano a migliorare il modello di business e non a ridurre le spese. In quest’ottica, ad esempio, il gruppo ha già unito le attività internal customer sales e customer service.
“Il motivo principale dietro questi cambiamenti è il fatto che non siamo più un semplice operatore mobile, ma un’azienda multi-prodotto e multi-canale che offre servizi che vanno dalla banda larga ai media e all’intrattenimento”, ha sottolineato il portavoce di O2, spiegando che l’attuale struttura di gestione non è più adatta a questa evoluzione. “Dobbiamo allinearci alle esigenze dei nostri clienti e ci saranno ulteriori cambiamenti organizzativi nel corso di questo processo di adeguamento”, ha aggiunto.
Everything Everywhere controlla circa il 37% del mercato mobile britannico con oltre 30 milioni di clienti, seguita da O2 (28%), Vodafone (23%) e 3UK.
Anche Vodafone, secondo quanto riportato dalla stampa d’oltremanica potrebbe attuare ulteriori aggiu8stamenti al suo piano di contenimento dei costi da 1 miliardo di sterline e potrebbe licenziare altre 375 persone.