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Dopo gli smartphone, la ricerca su internet, i software, i sistemi di posta elettronica, la battaglia tra Google e Microsoft è sempre più serrata anche nel campo dei sistemi operativi, con il gruppo di Mountain View pronto a lanciare l’assalto a Windows col suo Chrome Os, che dovrebbe essere commercializzato entro il primo semestre 2011.
Annunciato a giugno del 2009, Chrome Os è in fase di test presso numerosi utenti, grandi aziende a agenzie governative: lo stanno sperimentando, ad esempio, la compagnia aerea American Airlines, il Dipartimento di Stato americano e la Kraft. Quest’ultima lo sta provando attraverso un’altra nuova ‘creatura’ Google: il notebook cloud Cr-48, presentato la settimana scorsa come il primo portatile senza hard disk integrato (tutti i dati vengono conservati su un disco ‘virtuale’ e sono accessibili via web) e basato su Chrome.
Si tratta di un Pc al momento ancora ‘senza marca’ con display da 12 pollici, connessione 3G, touchpad, WiFi 802.11n e webcam e dovrebbe arrivare in commercio entro la metà del prossimo anno, con Acer e Samsung già in prima linea pronti a piazzare il loro marchio sul dispositivo.
Google Chrome OS è un sistema operativo leggero e open source, destinato inizialmente ai netbook e progettato, ha spiegato la società, “per tutti quelli che sul Web ci vivono, che cercano informazioni, controllano l’email, leggono le notizie, fanno shopping o semplicemente si tengono in contatto con gli amici”.
Secondo il Ceo Google Eric Schmidt, “…Chrome Os rappresenterà la ‘terza via’ dei sistemi operativi”: il riferimento è, ovviamente, al Mac OS X di Apple ma, soprattutto, a Windows, attualmente presente su oltre il 90% dei Pc di tutto il mondo e in grado di generare il 54% dell’utile operativo del gruppo di Redmond.
Elemento di forza dell’Os Google è quindi, la sua gratuità oltre all’utilizzo del cloud che presuppone un aumento delle entrate pubblicitarie.
Ma quale sarà l’impatto dell’uscita di Chrome Os sui sistemi Microsoft? Per la società di analisi Creative Strategies, il sistema operativo Google “non dovrebbe rappresentare una minaccia prima di almeno altri due anni”. Parere condiviso anche da Colin Gillis di BGC Partners, secondo cui “Chorme Os è una novità eccitante, ma non dovrebbe impensierire Microsoft prima del 2013”, data entro la quale, tra l’altro, la società di Redmond avrà forse già lanciato l’ottava versione di Windows.