Europa
Momento positivo anche per il 2010 per il mercato europeo dell’advertising online come conferma IAB Europe. Un settore in piena salute, caratterizzato da una crescita a due cifre degli investimenti, nonostante il difficile contesto economico internazionale.
“I numeri, che fanno riferimento alla prima metà del 2010, dimostrano come il mercato abbia compiuto quest’anno un definitivo salto di qualità“, ha sottolineato Alain Heureux, Presidente e CEO di IAB Europe.
“Ogni giorno – ha detto ancora Heureux – sempre più aziende scelgono di investire nella comunicazione online per la prima volta, incoraggiate dalla possibilità di raggiungere con efficacia il loro target di riferimento, ma anche dall’eccellente ritorno sull’investimento e dalla possibilità di conquistare con strumenti innovativi l’interesse dei consumatori. Allo stesso tempo, le aziende già presenti online stanno incrementando il budget destinato alla comunicazione digitale”.
Il presidente di IAB Europe ha anche commentato che “Anche il modo di comunicare è cambiato molto nell’ultimo anno, come testimonia il crescente successo delle campagne di branding e la diffusione di tecniche performance based. Stiamo inoltre assistendo alla progressiva affermazione di campagne crossmediali, in grado di integrare TV, Radio e outdoor con gli strumenti online più innovativi”.
“Se la crescita prosegue a questi ritmi – ha concluso Heureux – entro l’estate del prossimo anno il mercato europeo potrebbe superare il valore di quello statunitense”.
Nei paesi che fanno parte del network di IAB Europe l’advertising online cresce così: la Spagna è il paese con il tasso di crescita più elevato (20%), seguita dalla Polonia (18%). In particolare, la Spagna ha fatto registrare degli incrementi significativi degli investimenti sul display advertising (+28%), per la prima volta molto più alti rispetto al search (+14%). L’Italia si posiziona invece al terzo posto, con un incremento pari al 15%, a testimonianza della crescente fiducia delle aziende investitrici nei media digitali e di un mercato ormai maturo per sperimentare con efficacia campagne di comunicazione integrate, in grado di fare leva sulle differenti caratteristiche dei media, valorizzandone le peculiarità. Seguono Ungheria (11%), Regno Unito (10%), Francia (10%), Bulgaria (10%) e Romania (8%).