Italia
Lavorare in remoto è da oggi possibile anche per gli oltre 850 dipendenti delle sedi italiane di Microsoft. In occasione della prima giornata dedicata all’Home Office, la filiale dell’azienda di Redmond presente nel nostro Paese ha attivato in occasione della disponibilità della nuova piattaforma di comunicazione Lyncil, la formula del telelavoro, l’interessante iniziativa che si propone di produrre valore e migliorare la qualità della vita riducendo sensibilmente l’impatto ambientale.
“Grazie alla tecnologia – ha spiegato Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Microsoft Italia – l’ufficio oggi è solo uno dei luoghi in cui ognuno di noi può contribuire alla crescita e allo sviluppo dell’azienda per cui lavoriamo”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è quello di lanciare un messaggio a tutto il mondo produttivo, dimostrando come l’Home Office possa rappresentare una modalità efficace di lavoro e come la produttività non sia riconducibile alla contiguità fisica tra chi svolge una determinata mansione ed il diretto superiore. Le nuove soluzioni tecnologiche per la comunicazione a distanza, come ad esempio Lync che abbiamo appena lanciato, riducono i tempi e delocalizzano l’attività lavorativa per concedere più tempo alla vita privata e alle esigenze della famiglia, senza ridurre la produttività e senza dimenticare i benefici derivanti da una minore emissione di CO2, grazie alla riduzione dei viaggi e degli spostamenti”.
Il telelavoro, dunque, rappresenta uno strumento interessante ma anche parecchio utile per l’universo femminile per una migliore conciliazione tra vita privata e vita professionale. “In Microsoft Italia abbiamo già da anni concesso a tutti la possibilità di lavorare in remoto quando necessario, garantito la flessibilità oraria e dotato tutti i dipendenti di un accesso gratuito alla banda larga da casa – ha dichiarato Luca Valerii, direttore delle Risorse Umane di Microsoft Italia. “L’esperienza delle imprese che hanno già adottato iniziative simili dimostra come i benefici siano enormi, non solo in termini di minori costi e maggiore produttività, ma anche di miglioramento della qualità della vita e di ingaggio con l’azienda: la tecnologia in questo senso può e deve essere sfruttata al massimo, e diventare un alleato straordinario per tutti”.
Sulle ricadute che Microsoft Lync potrà avere sull’azienda e sulla trasformazione nel modo di lavorare, si è invece espresso il sociologo e professore ordinario di Sociologia del Lavoro presso la facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ Domenico De Masi. “Insieme alla globalizzazione, alla scolarizzazione diffusa, allo sviluppo dei mass media e di internet – ha detto – il progresso tecnologico costituisce il fattore che ha più contribuito al passaggio della società da un assetto industriale, centrato sulla produzione di beni materiali, a un assetto postindustriale, centrato sulla produzione di beni immateriali come le informazioni, i simboli, i valori e l’estetica. Ne è derivato lo sviluppo di molti paesi del terzo mondo, un deciso miglioramento della qualità della vita, l’emergere di nuovi soggetti sociali, nuovi modelli di comportamento e nuovi valori. Ulteriori, profondi mutamenti ci attendiamo dallo sviluppo tecnologico per il prossimo futuro”.
“Nel 2020 – ha continuato De Masi – gran parte delle automobili andranno all’idrogeno e saranno teleguidate. La durata dei beni di consumo sarà il triplo di quella attuale. Per la legge di Moore, la potenza di un chip raddoppia ogni 18 mesi: dunque, nel 2020 sarà piccolo quasi quanto un neurone umano e la sua potenza supererà un miliardo di transistor. Esisteranno elaboratori mille volte più potenti di quelli attuali, capaci di svolgere tutte le mansioni ripetitive e molte mansioni flessibili. Potremo portare in un taschino tutta la musica, i film, i libri, l’arte e la cultura del mondo. Resta il problema di come trasferire questo patrimonio dal taschino al cervello. Il XX secolo fu segnato dall’automazione; il XXI secolo sarà segnato dall’ingegneria genetica. Sul mercato del lavoro, tutto questo provocherà una sostituzione sempre più rapida della manodopera esecutiva con macchine sempre più sofisticate e la necessità di ridistribuire il lavoro, la ricchezza, il sapere e il potere”.
Microsoft Lync trasformerà, dunque, qualunque momento in un incontro virtuale, grazie alla possibilità di utilizzare in ogni interazione servizi di audio e videoconferenza, condivisione di applicazioni e desktop, messaggistica istantanea e telefonia. Inoltre, la compatibilità di Lync con le applicazioni più note e utilizzate, tra cui Microsoft Office, SharePoint ed Exchange, consentirà alle aziende una rapida adozione e integrazione della soluzione, dato che le persone che lavorano conoscono e utilizzano abitualmente questi strumenti Microsoft.
L’iniziativa Home Office di Microsoft, oltre sui dipendenti, avrà impatto anche sui 25 mila partner italiani dell’azienda, che si relazioneranno per un giorno con una nuova modalità di lavoro purtroppo ancora poco diffusa in Italia.