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Anche Toshiba entra nell’arena della Tv connessa e annuncia l’intenzione di immettere presto sul mercato una nuova internet Tv con utilizzo della piattaforma Google, che consentirebbe l’accesso a contenuti web e altri servizi online.
A rendere noto l’ambizioso proposito dell’azienda, è stato il vicepresidente e capo della divisione ‘Visual Products’ Masaaki Oosumi, che ha anche spiegato alla stampa che, nel caso in cui la società dovesse decidere di lanciare un prodotto di questo genere, lo farà partendo dagli Stati Uniti.
Questa l’unica cosa certa che la giapponese Toshiba ha inteso ufficializzare poiché, nessun ulteriore dettaglio è trapelato per potere intendere al meglio quali siano le reali intenzioni del gruppo e quali, soprattutto, gli accordi con Google.
Altro elemento importante alla possibile operazione, è il periodo dell’annuncio, arrivato ad appena un mese da quando la concorrente Sony ha lanciato sul mercato statunitense la propria internet Tv dotata anch’essa della piattaforma Google Tv e basata sul sistema operativo Android.
Se sul versante dei televisori abilitati all’utilizzo della piattaforma Google qualcosa sembra muoversi, maggiori difficoltà si profilano per Google sul versante dei contenuti. Appena pochi giorni fa, infatti, a dire no alla trasmissione dei propri contenuti sulla piattaforma della multinazionale statunitense, è stato il conglomerato media Viacom cui fanno capo canali televisivi satellitari e via cavo (MTV Networks, Nickelodeon e BET), e società di produzione e distribuzione di pellicole (Paramount Pictures e DreamWorks Movie Studios), mentre in Francia, 18 tra le principali emittenti televisive (tra cui TF1, France télévisions, M6, BFM TV) hanno firmato un documento d’intenti che pone importanti paletti alla diffusione dei contenuti attraverso la web Tv del gruppo di Mountain View.
L’opposizione da più parti avanzata, è legata al fatto che i gruppi televisivi non intendono permettere a Google di trasmettere i loro contenuti alle sue condizioni, con l’aggiunta, cioè di pubblicità e link contestuali in sovraimpressione, servizi supplementari e così via. Servizi fondamentali per il business model della Google Tv, ma anche per i servizi di ricerca su internet o suoi cellulari sui quali, però, anche le emittenti vorrebbero dire la loro.