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Tv e internet: la crisi economica non frena la crescita di vecchi e nuovi media

Mondo


Sono stati resi noti i dati del rapporto Nielsen Economist and Media Outlook inerenti all’andamento del settore ad ottobre del 2010. Tre i segmenti presi in esame dagli analisti: lo scenario macroeconomico; le tendenze nel mondo dei media e l’andamento dell’advertising in Italia e nel mondo. Partendo dalla situazione economica mondiale e azzardando le previsioni per il 2011 sui Paesi più importanti al mondo (Usa, Area Euro e BRIC’s), gli esperti Nielsen si sono concentrati sulle principali tendenze italiane. Sui due settori, tv e internet per capirci, che in questi ultimi anni stanno vivendo una evoluzione epocale.

 

Ma andiamo per gradi. Per quanto riguarda lo scenario dei media nel biennio 2010-2011, il rapporto mette in evidenza come il periodo è sia stato caratterizzato da due importantissimi macrofenomeni: l’andamento molto negativo dell’economia e il proliferare con ritmi velocissimi di nuovi media. Ma mentre il primo ha avuto un effetto diretto sugli investimenti pubblicitari, il secondo ha contribuito ad una accelerazione dei media digitali con un vero e proprio stravolgimento nell’offerta di contenuti e nuove forme di comunicazione aziendale.

 

La televisione, ad esempio, da molti considerata un media antico e in disuso, risulta essere al contrario, ampiamente il più fruito tant’è che le quote di advertising superano la soglia del 50%. Inoltre, sempre secondo quanto trascritto nel rapporto della società di ricerca, la diffusione della tv digitale in Europa rappresenterà la vera novità dei prossimi anni grazie ad un forte aumento dell’offerta free e pay.

 

Di contro, c’è Internet che continua a crescere sia in termini di fruizione (penetrazione e tempo trascorso online), sia in termini pubblicitari e tende sempre più ad essere un nuovo spazio sociale. Ma i nuovi media, ed esperienza insegna, in realtà non hanno mai sostituito i precedenti e anche nel nostro tempo, questo non accadrà poiché la modernità si affiancherà alla tradizione per soddisfare i bisogni nuovi e diversi degli utenti.

 

E per quanto riguarda il mercato pubblicitario in Italia e nel mondo? Grande attenzione, gli esperti analisti l’hanno prestata anche in questo campo evidenziando che, nonostante le “turbolenze dell’economia e le veloci trasformazioni nell’industria dei media”, gli investimenti nel 2010 torneranno presto a crescere sia a livello globale che nel nostro Paese dove si stima una chiusura d’anno superiore al 3%.

 

Buona sarà anche la crescita dei canali tradizionali e quella delle emittenti satellitari. La Tv riuscirà a raccogliere in quest’anno, circa il 56% del totale advertising mentre internet crescerà del 12,6%. Considerando la sola pubblicità commerciale nazionale, internet si avvicina ai quotidiani in termini di peso percentuale.
 

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