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Tablet: Acer alla riscossa con 5 nuovi modelli. Obiettivo, il 10% del mercato nel 2011

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Anche Acer, il secondo costruttore mondiale di Pc, ha finalmente svelato la sua schiera di tablet anti-iPad: sono 5 e arriveranno il prossimo anno, con grande attesa per ‘Iconia’, un tablet a doppio schermo touch con sistema operativo Windows 7. Il gruppo taiwanese lancerà parallelamente il proprio store di applicazioni sulla scia dell’iTunes store, con l’obiettivo di conquistare tra il 10 e il 20% del mercato entro il prossimo anno.

 

Tre dei nuovi modelli saranno basati su Android e arriveranno in commercio ad aprile 2011, mentre il quarto e Iconia gireranno con il sistema operativo Microsoft Windows 7.

 

Tutti i modelli saranno dotati di connettività Wi-Fi e 3G, di porta Usb e fotocamera, a differenza dell’iPad. Quanto al prezzo, il Ceo Gianfranco Lanci non ha voluto fornire indicazioni precise, ma ha spiegato che sarà compreso tra 199 e 499 dollari. Un posizionamento, dunque, molto aggressivo alla luce dei prezzi dell’iPad, che partono da 499 dollari.

 

Molto variegata, quindi, la scelta dei processori: il modello Android da 7 pollici monterà chip della Qualcomm, mentre quello da 10 pollici utilizzerà la piattaforma Tegra di Nvidia e quello Windows un processore AMD.

 

Ma è sui contenuti che Acer spera di giocare una carta vincente, con il lancio, nel primo trimestre 2011, dello store ‘Alive‘: “la questione dei contenuti è primordiale – ha detto Lanci – gli utenti vogliono scegliere, hanno dei bisogni diversi secondo il terminale che utilizzano e bisogna proporre un’offerta adatta”.

Nel negozio virtuale troveranno posto 2 mila video e 8 milioni di brani, oltre a migliaia di giochi, eBook e applicazioni dedicate.

“I contenuti stanno ridisegnando i confini del nostro settore – ha spiegato Lanci – e noi vogliamo primeggiare su questo importante mercato”.

 

Secondo Lanci, il mercato dei tablet toccherà i 4-5 milioni di unità entro l’anno prossimo e Acer è ben posizionata per conquistarne una fetta pari ad almeno il 10-20%, nonostante il ritardo accumulato rispetto ai competitor come Apple e Samsung.

“Preferiamo arrivare in ritardo ma con un prodotto completo, piuttosto che essere presenti a tutti i costi”, ha commentato il direttore per l’Europa del Sud, Pieter Ickx.

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