Francia: presto via libera all’intercettazione del VoIP?

di Alessandra Talarico |

Francia


VoIP

In Francia anche le chiamate effettuate su internet attraverso il VOiP potrebbero presto essere ascoltate dalla polizia. Un emendamento al progetto di legge Loppsi 2, depositato dal deputato UMP Dominique Tian, prevede, infatti, “l’autorizzazione all’intercettazione dei dati vocali via internet”.

 

L’emendamento prevede, semplicemente, la modifica dell’articolo 23 del progetto di legge che già prevede la possibilità, per la polizia giudiziaria e dietro ordinanza di un giudice, di installare un cookie sul Pc di un sospettato (per reati gravi come terrorismo o sequestro) per captare i dati informatici limitatamente, però, alle informazioni che compaiono sullo schermo o che vengono digitate dall’utente con la tastiera. I cookie potranno essere installati anche a distanza e per un periodo di otto mesi.

Scontento di queste limitazioni, Tian ha proposto una modifica che collegherebbe l’uso dei cookie alla procedura prevista dall’articolo 706-96 del codice penale per l’installazione di microfoni o telecamere in luoghi privati, attraverso l’aggiunta di una piccola ma significativa frase – “o di dati digitali o informatici i cui supporti si trovino in luoghi privati” – consentendo così di utilizzare per le intercettazioni informatiche gli stessi strumenti di quelli abilitati per le intercettazioni ambientali senza necessità di nuovi decreti attuativi.

 

Il progetto di legge Loppsi dovrà tornare in seconda lettura all’Assemblea Nazionale la prossima settimana. Le discussioni dovrebbero iniziare il 23 novembre.
 

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