Mobile Os. Anche AMD lavora su Meego, ma Nokia è a un bivio: continuare da sola o passare ad Android?

di Alessandra Talarico |

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Meego

Anche AMD si unirà al progetto Meego, il sistema operativo mobile aperto basato su Linux, risultato dalla fusione tra la piattaforma Moblin di Intel e Maemo di Nokia, che sarà presentata ufficialmente durante il prossimo Mobile World Congress di Barcellona a febbraio 2010.

Meego è l’arma con cui Nokia e Intel sperano di ‘affondare’ l’iPhone di Apple e gli smartphone basati su Android di Google e l’arrivo di AMD, storica rivale di Intel, conferma che, comunque, l’OS sarà destinato a motorizzare una gamma ampia di dispositivi – netbook, tablet, mediaphone, televisori e sistemi di infotainment per le automobili – così come Nokia aveva annunciato alla sua presentazione.

 

Anche se Nokia ha deciso di non inserire Meego nell’ultimo smartphone N8, dotato di sistema operativo Symbian3, la nuova piattaforma sicuramente motorizzerà i nuovi modelli della serie N, in arrivo l’anno prossimo.

L’annuncio dell’ingresso di AMD nel progetto è stato reso a Dublino, nell’ambito di una conferenza dedicata alle applicazioni e agli sviluppatori Meego, e arriva nel momento in cui il nuovo Ceo Nokia Stephen Elop deve mostrare agli occhi del mondo la validità della sua scelta di far proseguire Nokia in ‘solitaria’ sul fronte dei sistemi operativi mobili.

 

Il successo di Android, che a soli due anni dal lancio, è già il secondo sistema operativo mobile più diffuso al mondo, ha infatti spinto azionisti ed analisti a chiedersi se non fosse meglio, per Nokia, abbandonare le piattaforme proprietarie – Symbian continua a perdere quote di mercato – e adottare Android, per salire anch’essa sul treno dell’Os più gettonato del momento e risollevare le sorti del proprio core business.

Usare Android o un’altra piattaforma n on proprietaria, tuttavia, potrebbe finire per deteriorare ulteriormente i margini di Nokia – ancora leader mondiale sia nel segmento cellulari che in quello degli smartphone – che a quel punto sarebbero legati solo all’hardware.

 

Con l’obiettivo di recuperare terreno su Google e Apple, Nokia non ha certo lesinato le spese, lanciando la propria piattaforma per le applicazioni e i servizi – col marchio Ovi – investendo 8,1 miliardi di dollari per l’acquisizione di Navteq nel 2007, e competere direttamente col servizio Google Maps.

Adottare la piattaforma Google e mettere tutto nelle mani della rivale, a questo punto – dicono gli analisti – azzererebbe il valore di questi investimenti, senza poi dare garanzie in termini di risultati.

 

Non resta, quindi, che mettersi alle spalle Symbian – la cui quota di mercato è passata in un anno dal 45% al 37%, mentre nel frattempo, Motorola e HTC vendevano 20 milion i di smartphone Android – e fare affidamento sulla versatilità di Meego, di cui a Dublino è stata presentata la versione 1.1 sullo smartphone N900.

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