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L’arrivo del Natale è sempre una gioia ma anche una buona occasione per fare e farsi fare regali. A lavorare in questo periodo, affrettandosi a lanciare sul mercato nuovi prodotti però, non sono solo le grandi case produttrici, ma soprattutto gli esperti truffatori della rete. A mettere in guardia le possibili vittime del periodo pre-natalizio che potrebbero facilmente abboccare a false offerte e buoni spesa fasulli, è la società di sicurezza informatica McAfee che in tal senso, ha anche stilato un elenco delle ‘dodici truffe del Natale 2010’.
I ‘protagonisti’ dei raggiri online a cui gli internauti si potrebbero affidare per acquistare, sfruttando la migliore offerta, il prodotto oggetto di dono. Così secondo McAfee però non è. “Le truffe continuano ad essere un grosso affare per i criminali informatici che sono focalizzati sullo sfruttare al massimo dei consumatori e dei loro portafogli durante questa stagione di festa – ha affermato Dave Marcus, director of security research di McAfee Labs – Quando gli utenti si collegano online per trovare occasioni per regali e viaggi, è importante che riconoscano le truffe comuni per proteggersi contro i possibili furti che in questo periodo, piuttosto che in altri, aumentano e si fanno sempre più pericolosi”.
Ma quali, secondo la classifica McAfee, i prodotti scelti dai malfattori per questo Natale?
A guidare la classifica dei dodici, c’è l’iPad di Apple. L’oggetto del desiderio di molti e, quindi anche dei truffatori che in tal senso si sono già messi a lavoro per distribuire offerte fasulle per iPad gratuiti. McAfee Labs ha rilevato che nella versione spam della truffa, ai consumatori viene chiesto di acquistare altri prodotti e fornire il proprio numero di carta di credito. Naturalmente, le vittime non riceveranno mai l’iPad o altri oggetti, ma solo il disagio di dover segnalare il furto della carta di credito. Nella versione social media della truffa, gli utenti partecipano a un quiz per vincere un iPad gratuito e devono fornire il proprio numero di cellulare per ricevere i risultati. In realtà, vengono iscritti ad una truffa che costa loro 10 dollari alla settimana.
Al secondo posto, la richiesta di aiuto online “Truffa ‘Aiuto! Sono stato derubato'”. Questo tipo di messaggio è stato ideato per inviare falsi messaggi d’emergenza a familiari e amici richiedendo l’invio o il trasferimento di denaro in modo da poter tornare a casa.
Terzo ‘classificato’, i tantissimi buoni regalo, rigorosamente fasulli e utilizzati dalle bande criminali che utilizzano i social media con l’obiettivo di rubare informazioni e denaro ai consumatori, e utilizzare poi per mettere in atto furti di identità. una prova di ciò, è la recente truffa Facebook che offriva un “buono regalo gratuito Best Buy a 1.000 dollari” ai primi 20 mila che si iscrivevano a una fan page di Best Buy, che era una copia. Per richiedere il buono regalo era necessario fornire informazioni personali e rispondere ad una serie di questionari.
A seguire, le offerte di lavoro stagionali ‘farciti’ di guadagni extra per acquistare regali in questa stagione festiva. In questo caso, sono le truffe di Twitter che offrono link pericolosi a lavori da casa estremamente remunerativi, previo comunicazioni di informazioni personali del consumatore quali indirizzo email, indirizzo di casa e numero della previdenza sociale per poter fare domanda per il lavoro.
E ancora, la tecnica di ‘Smishing‘ ovvero, l’invio da parte dei criminali informatici di testi sms di phishing da parte di istituti bancari o commercianti online che affermano che c’è un problema con un account e che l’utente deve chiamare un numero per verificare le informazioni relative all’account; ‘affitti di case di villeggiatura sospetti’ con l’attivazione di siti di affitti di villeggiatura fasulli che richiedono un acconto sulle proprietà con carta di credito o bonifico bancario; ‘truffe legate al periodo di recessione continuano’ e quindi legati alla richiesta di pagamenti anticipati; ‘auguri malevoli’ ovvero, l’invio di biglietti di auguri elettronici in versioni fasulle e abbinati a virus informatici.
Il lungo elenco di McAfee continua ancora con ‘la trappola dei prezzi bassi’ con la quale i truffatori informatici utilizzano siti di vendita all’asta e siti web fasulli per proporre ‘offerte troppo belle per essere vere’, con l’obiettivo di sottrarre denaro e informazioni personali; ‘truffe legate alla beneficienza’; ‘download pericolosi a tema festivo’ quali screensaver, motivi musicali e animazioni a tema festivo e che in realtà rappresentano un modo semplice per i truffatori per diffondere virus e altre minacce informatiche soprattutto quando i link arrivano da una email o un instant message che sembra provenire da un amico.
A chiudere l’interessante classifica c’è il Wi-fi in albergo e aeroporto. Durante le vacanze molte persone viaggiano e utilizzano accessi Wi-Fi gratuiti in posti come hotel e aeroporti, ignari che la cosa possa allettare i ladri virtuali pronti ad aprirsi un varco nelle reti sperando di trovare ghiotte opportunità di furto.