Europa
E dire che all’inizio nessuno voleva lasciare a Nokia l’esclusivo controllo di Symbian, per timore che la società potesse esercitare un eccessivo potere sulle piattaforme mobili così come Microsoft aveva fatto nel settore dei software per Pc. E invece, il gruppo finlandese, dopo le defezioni di Samsung e Sony Ericsson, si ritrova nuovamente da sola a gestire Symbian, con la Symbian Foundation delegata a un ruolo secondario, alla gestione, cioè, delle licenze software e della proprietà intellettuale del progetto.
Una decisione inevitabile – la prima importante mossa del nuovo Ceo Stephen Elop – alla luce della concorrenza sempre più forte delle piattaforme Apple e Android e che arriva a poche settimane dalla decisione della Commissione europea di supportare gli sviluppi futuri di Symbian con un finanziamento di 22 milioni di euro in tre anni, tramite la Eu Artemis Joint Technology Initiative. La somma verrà investita in un progetto chiamato SYMBEOSE (ovvero Symbian – the Embedded Operating System for Europe) a cui prenderanno parte 24 organizzazioni di 8 Paesi europei, tra cui università e istituti di ricerca, produttori di dispositivi, sviluppatori di software e servizi, società di lettronica di consumo, operatori mobili, sviluppatori di applicazioni .
A poco più di 10 anni dalla creazione del consorzio Symbian Nokia resta, di fatto, l’unico costruttore a utilizzare ancora Symbian nei suoi smartphone ma – nonostante i diversi rumors circa un prossimo abbandono della piattaforma – la società ha deciso di continuare a scommettere sulla validità del progetto.
“Il futuro di Symbian come piattaforma non dipende dall’esistenza della Fondazione – ha affermato Jo Harlow, Senior Vice President, Smartphones, Nokia – I cambiamenti annunciati dalla Fondazione non hanno impatto sulla roadmap dei dispositivi basati su Symbian o sulle consegne. La piattaforma – ha aggiunto – è presente su centinaia di milioni di smartphone – inclusi i nostri – e noi continueremo a fornire supporto e innovazione all’ecosistema Symbian nel futuro”.
Tra i modelli Nokia basati su Symbian vi sono i già disponibili Nokia N8, Nokia C7 e il nuovo Nokia C6-01, mentre a inizio del prossimo anno è previsto il lancio del Nokia E7. Il gruppo conta di vendere più di 50 milioni di dispositivi basati su Symbian^3.
La Foundation era nata nel 2008 con il sostegno di AT&T, LG Electronics, Motorola, NTT DoCoMo, Samsung, Sony Ericsson, STMicroelectronics, Texas Instruments e Vodafone e con l’obiettivo di ‘aprire’ la piattaforma alla collaborazione degli altri player del settore, dopo che Nokia riuscì ad acquistare – per 264 milioni di euro (3,64 euro ad azione) – il 52% di Symbian non ancora in suo possesso dagli altri soci del consorzio, tra cui Sony Ericsson, Panasonic e Siemens. Un accordo in principio fortemente osteggiato dai soci, che non intendevano permetterle di salire al di sopra del 50% del capitale, attraverso il riscatto delle quota dell’uscente Psion.
Nel frattempo, ha sottolineato Tim Holbrow, executive director della Symbian Foundation, “Si è assistito a un cambiamento epocale nel mercato mobile a anche nell’economia, che ha portato a un cambiamento nei punti di riferimento di alcuni membri finanziatori del board”. Come risultato, ha aggiunto, “la struttura della Fondazione non era più appropriata”.
Symbian resta la piattaforma mobile più usata al mondo, ma con una quota di mercato passata dal 40% al 33%. Nokia continua a beneficiare del supporto dei due maggiori produttori giapponesi – Fujitsu e Sharp – ma il mercato corre veloce e il gruppo finlandese, dicono gli analisti, deve trovare al più presto un modello high-end che possa competere ad armi pari con l’iPhone e i dispositivi Android.