Brevetti: a Nokia il primo round della battaglia contro Apple. L’ITC non riscontra alcuna violazione

di Alessandra Talarico |

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Giustizia

Nokia si è aggiudicata il primo round della battaglia in corso contro Apple sulla paternità di alcuni brevetti legati alle tecnologie utilizzate negli smartphone. La International Trade Commission – autorità alla quale entrambe le società si sono rivolte per la salvaguardia dei rispettivi diritti di proprietà intellettuale – in una dichiarazione pre-udienza ha infatti fatto sapere che “…non ci sono prove a conferma della presunta violazione” di alcun brevetto Apple da parte di Nokia.

L’ITC, che ha facoltà di imporre il divieto di vendere prodotti ‘illeciti’ sul mercato americano, ha quindi spiegato che anche il giudice che seguirà il caso in tribunale non dovrebbe riscontrare violazioni, anche se il parere dell’autorità non è vincolante.

 

Alcuni funzionari dell’ITC avrebbero quindi affermato che alcuni brevetti Apple non erano validi e che altri erano legittimi ma non soggetti a violazione. Il verdetto del tribunale sul caso – che riguarda la presunta violazione di 13 brevetti Apple – è atteso per febbraio.

Le due società sono impelagata in una serie di denunce e controdenunce legate alle tecnologie utilizzate nei rispettivi dispositivi: Apple sta cercando di ottenere in bando delle importazioni di molti dispositivi Nokia basati sul sistema operativo Symbian Series 60 e Series 40, sui quali il gruppo finlandese conta per attuare la risalita sul mercato americano, grazie anche a una serie di accordi stipulati con AT&T, che dovrebbe lanciare il modello Nokia N8 il prossimo anno.
 

Ma anche Nokia è convinta che Apple gli abbia rubato qualche idea: già a ottobre dell’anno scorso, il gruppo finlandese aveva denunciato Apple alla Corte Federale del Delaware con l’accusa di aver violato 10 dei suoi brevetti relativi ai protocolli Gsm, Umts e Wi-Fi, praticamente le tecnologie più utilizzate nella telefonia mobile. A maggio 2010, quindi, la società finlandese ha accusato nuovamente la rivale di aver violato 5 dei suoi brevetti nell’iPad, nello specifico, quelli utilizzati per migliorare la velocità della trasmissione dati, per l’utilizzo dei dati di posizionamento nelle applicazioni, e alcune innovazioni relative alle antenne che permettono di realizzare dispositivi più compatti.

 

A marzo di quest’anno, la società di Steve Jobs ha accusato anche HTC di aver violato 20 brevetti collegati all’interfaccia utente, che sta alla base dell’architettura e dell’hardware dell’iPhone. La società taiwanese, a sua volta, ha presentato una controquerela alla International Trade Commission con la stessa motivazione: Apple avrebbe violato 5 brevetti di sua proprietà, relativi alla gestione della rubrica telefonica e del consumo energetico dei telefonini.

Accuse di violazione di brevetto sono state lanciate anche contro Motorola: è di soli due giorni fa la notizia che Apple ha fatto causa al gruppo di Schaumburg perché le tecnologie usate nei Droid ricordano troppo quelle dell’iPhone. La causa segue quella intentata da Motorola contro Apple a ottobre.

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