IAB Forum 2010: The Web is Dead? I dati smentiscono Chris Anderson. Internet più vivo che mai

di Antonietta Bruno |

Illustri ospiti ed esperti della comunicazione animano la due giorni dedicata alle nuove strategie di sviluppo e all'economia digitale.

Italia


IAB Forum Milano 2010

Il futuro della comunicazione digitale al centro dell’ultima edizione dello IAB Forum che proprio questa mattina ha aperto i battenti presso il Mic – Milano Convention Center – Una due giorni interamente dedicata alle tecnologie del futuro ma anche al presente di internet e all’advertising online, strumento fondamentale per la realizzazione di una moderna strategia di comunicazione. E anche in questo caso internet è la risposta e il web la strada da seguire poiché, nonostante tutto, è internet l’unico comparto pubblicitario in crescita. Quello che nell’ultimo anno ha fatto registrare un aumento del 15% del volume d’affari ed entrate pari al miliardo di euro. Il web, insomma, è vivo e internet è ormai parte della quotidianità per 24 milioni di italiani e questo anche in risposta a quanto affermato di recente sulla stampa da Chris Anderson, Direttore di Wired US e anche l’ospite più atteso della prima giornata dello IAB Forum di Milano per spiegare lui stesso il perchè di quell’editoriale intitolato “The Web is Dead” – che lo ha portato agli onori della cronaca – e condividere con i numerosi presenti il suo personale punto di vista sul futuro e sul presente delle rete e dell’advertising digitale, un presente caratterizzato da grande fermento e vitalità anche in Italia dove, appunto, l’utilizzo del web è sempre più apprezzato.

 

Tantissime le aziende che nel nostro Paese si affidano alla rete, e 24 milioni di utenti attivi al mese di settembre con una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. Un dato che si traduce in una penetrazione pari al 69% sull’intera popolazione italiana e che conferma come internet sia divenuto mezzo indispensabile per comunicare e avere successo negli affari sia in termini di audience che in termini di investimenti.

 

“In questo scenario – ha affermato Roberto Binaghi, presidente di IAB Italia – non possono che essere rosee le prospettive per il mercato dell’advertising online il cui valore, nel 2010, ha toccato la fatidica quota di 1.000 milioni di euro, con una crescita del 15% rispetto al 2009″. “Anche le previsioni future ci parlano di una industry in grande salute: le ultime proiezioni vedono infatti una conferma del trend di crescita anche nei prossimi 3 anni, che vedranno l’advertising online toccare la soglie del 50% rispetto ad oggi, per uno share sull’intero mercato della pubblicità che salirà al 15%”. “Il compito di IAB Italia – ha proseguito ancora il presidente – deve essere quindi quello di capitalizzare il valore presente, ma anche di confrontarsi e correre verso il futuro, cercando di sfruttare le opportunità che si presentano, ma anche di anticipare il cambiamento”.

 

Durante la due giorni a Milano, dunque, si è cercato di dare merito alle nuove tecnologie e ad una comunicazione che oltre ad essere innovativa, è destinata a trascinare il mercato verso nuove mete. Tutto il contrario di quanto in precedenza affermato da Chris Anderson che ribatte su un cambiamento che vede bene distinti il modello “open” da quello “closed”. Smartphones, console da gioco e i nuovi tablet stanno cambiando le abitudini di consumo degli utenti della rete, sempre più attratti da applicazioni e piattaforme in grado di offrire esperienze d’uso più ricche, semplici e personalizzate. “Esperienze per cui gli utenti sono disposti a pagare”.

“I dati di consumo negli USA – ha ribadito a tale proposito  Chris Anderson – sottolineano l’esponenziale crescita nella fruizione di real time entertainment, in particolare video e gaming online. I prossimi anni si giocheranno insomma sul confronto tra open web, estremamente vitale e ideale per la diffusione di informazioni specializzate e contenuti di nicchia, la cosiddetta long-tail, e il modello closed, imposto dai device Apple e fatto da applicazioni che conquistano gli utenti grazie alla semplicità, interfacce personalizzate e design”.

 

Assieme ad Anderson sul ricco parterre della prima giornata, anche il presidente di UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi; il presidente di Assocomunicazione Diego Masi; Daniele Ottier direttore Offer & Acquisition Marketing Sky Italia; Mark Cridge Executive Chief e fondatore di Glue; Giuseppe Civati presidente del Forum Nuovi linguaggi e nuove culture del PD; Andrea Di Sorte coordinatore dell’Associazione Nazionale Club della Libertà e il sociologo e docente ordinario di Sociologia del Lavoro presso la facoltà di Sociologia dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma Domenico De Masi.

 

Quest’ultimo ospite in particolare, è stato chiamato a contestualizzare le osservazioni di respiro internazionale e parlare di come si sta evolvendo il rapporto degli italiani con la tecnologia e internet. “Ci stiamo dirigendo a grandi passi verso un mondo in cui il tempo libero e la qualità della vita avranno un ruolo centrale – ha affermato De Masi – e, anche per questo motivo, sempre più importanti saranno le caratteristiche estetiche degli oggetti, a fronte di proprietà tecnologiche e funzionali ormai date per scontate”.

 

Tra gli ospiti illustri dell’ottava edizione, i cui lavori sono stati aperti dal presidente di IAB Italia Roberto Binaghi che per l’occasione, come dicevamo, si è a lungo soffermato sullo stato dell’arte del mercato tracciando le linee guida e i trend del prossimo futuro, stanno prendendo parte ancora Salvatore Ippolito, vicepresidente di IAB Italia, aprirà invece i lavori della seconda giornata, anch’essa caratterizzata da importanti e qualificati interventi, che assieme a lui tracceranno le linee guida di una sessione plenaria focalizzata sull’analisi di dati e di casi concreti sulla comunicazione digitale. Tra questi, Federico Rampolla partner e responsabile per l’Italia di Accenture Interactive. La sessione plenaria proseguirà con gli interventi di aziende prestigiose quali Seat PG (Ad Alberto Cappellini), Nokia (Head of digital Sylvain Quernè), Benetton (direttore pubblicità Bernardo Lecci) e JWT (Ceo JWT/RMG Connect Jane Reeve). E ancora con Enrico Gasperini presidente Audiweb e Carlo Poss presidente FCP-Assointernet, a cui farà seguito l’intervento di Matthew Dodd, Senior Vice President Research & Analytics, EMEA di Nielsen.

 

L’intervento conclusivo di domani, sarà nuovamente affidato al Binaghi per stilare un bilancio della manifestazione incentrata su workshop pomeridiani per parlare di Email Marketing, Search Marketing, Video Advertising & Web TV, Web Analytics, Mobile Marketing & Advertising, Social Media e Digital PR, e che ha voluto mettere in evidenza come simboli, valori ed l’estetica siano i veri protagonisti del cambiamento. Lo stesso che così come oggi, sarà dimostrato ancora domani durante l’ultima giornata dell’evento che ha registrato l’interesse di 10 mila aziende iscritte e di oltre 110 espositori sistemati in un’area di 5.000 mq. 

 

E di fatto, tantissimi saranno i momento di incontro e di confronto con gli esperti del settore che assisteranno, tra l’altro, anche alla presentazione dei risultati di un’importante ricerca condotta nell’ambito dell’Osservatorio sulla Comunicazione Digitale avviata da Accenture e IAB Italia per mettere ancora meglio in evidenza i dati macroeconomici e di investimento pubblicitario.

Iniziativa questa, che ha il duplice obiettivo di analizzare le caratteristiche del mercato in Italia e di fornire indicazioni circa il suo sviluppo. I risultati e gli spunti di maggior interesse faranno da filo conduttore per i dibattiti che si svilupperanno nel corso della stessa giornata.

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