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Telecom Italia. Attesa per il Cda di domani. Franco Lombardi (Asati): ‘Presentare il conto a chi ha depauperato l’azienda negli anni 2001-2007’

Italia


Pubblichiamo di seguito il testo della lettera scritta da Asati, l’associazione che raccoglie i piccoli azionisti, azionisti dipendenti ed ex dipendenti, e fatta pervenire ai vertici di Telecom Italia poche ore fa, in vista del consiglio di amministrazione dell’azienda, che si terrà domani 4 novembre 2010.

La lettera è indirizzata a Enrico Maria Bignami, Presidente del Collegio Sindacale di Telecom Italia, e ai Sindaci effettivi Gianluca Ponzellini, Lorenzo Pozza, Salvatore Spiniello, Ferdinando Superti Furga.

La missiva è stata inviata per conoscenza a Vittorio Conti, Presidente Vicario della Commissione Consob.

 

 

Egregio Presidente e Gentili Sindaci Effettivi del Collegio Sindacale,

la storia passata e recente di Telecom Italia ci insegna che  informazioni sensibili riguardo fatti illegali vengono asseverate  solo dopo che la Magistratura emana  sentenze.

Riconoscendo le Vostre eventuali responsabilità solidali, Vi chiediamo se sia o meno opportuno evitare di arrivare ad una prescrizione delle azioni societarie di rivalsa, relativamente alla gestione del periodo 2001-2007, con una vostra dichiarazione e avallo per tutti gli Azionisti e nei confronti delle Autorità di controllo della Borsa come l’italiana Consob e l’americana SEC – cui ci riserviamo di adire – al fine di permettere agli Azionisti di minoranza di conoscere non solo i sicuri danni, ma anche una Vostra valutazione oggettiva.

 

In virtù degli eventi che si sono susseguiti nel tempo, trascriviamo qui di seguito quelli più significativi che sono accaduti in concomitanza con il crollo delle quotazioni del titolo, come si può leggere dai grafici allegati:

 

 

Nel triennio considerato cioè gli anni 2005-2007 i Vertici aziendali – peraltro identici tra Telecom Italia e Pirelli – hanno preferito un atteggiamento simile alle tre scimmiette: Non parlo, Non vedo, Non sento!

E tutto si spiega con il fatto che, assolutamente consapevoli della difficoltà sia dello stato dei conti sia di poter giustificare assurdi scandali, i Vertici erano semplicemente protesi a passare il cerino infiammato ad altri cercando di limitare le perdite in capo alla Pirelli, trascurando assolutamente i legittimi interessi degli azionisti di minoranza, dei dipendenti e degli ex dipendenti della stessa Telecom Italia. Tra l’altro tutte queste azioni hanno portato un evidente danno sul valore del titolo in Borsa, come risulta da uno studio condotto dai nostri consulenti e di cui in allegato vi e’ solo una sintesi.

 

In conclusione, se è vero che Telecom Italia è dotata di un Codice Etico e se risponde al vero quanto scritto nel Rapporto sulla sostenibilità che l’azienda ogni anno elabora e presenta agli investitori, i Vertici attuali, gli Amministratori tutti e soprattutto gli Organi di controllo come il Collegio sindacale non dovrebbero nascondersi dietro sentenze giudiziarie, ma dovrebbero anticipare quanto i Giudici ormai stanno definitivamente chiarendo e farsi parte diligente per consentire alla Società di essere risarcita di milioni di euro.

 

Nel contare nella Vostra professionalità, trasparenza e oggettività, porgiamo cordiali saluti

 

Per Asati

Il Presidente

Ing. Franco Lombardi

 

Roma, 3 novembre 2010

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