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Telecom Italia e la discontinuità col passato. Franco Lombardi (Asati): ‘Il cda decida azione di responsabilità contro i precedenti vertici della società’

Italia


Attesa per il cda di Telecom Italia del 4 novembre e richiesta ineludibile e pesante di Asati, l’Associazione dei piccoli azionisti, a Telecom Italia e ai suoi Organi di Amministrazione e Controllo.

Siamo venuti a conoscenza  del fatto che Telecom Italia ha in corso una revisione interna affidata alla Deloitte, resasi necessaria allo scopo di valutare la condotta dei vertici della società  nell’ambito dei fatti illeciti oggetto di accertamento da parte del Tribunale Penale di Milano – ci ha detto il presidente di Asati, l’ingegnere Franco Lombardie per questo abbiamo deciso di prendere l’iniziativa“.

Quali i fatti?

E quale il tenore della richiesta?

I fatti sono quelli noti al grande pubblico perché hanno riempito la cronaca di settore di questi anni.

Il primo riferimento, per la notizia odierna, è uno studio commissionato da Asati negli anni scorsi, riguardante il periodo 2001-2007.

Fu un periodo in cui Telecom Italia, come tutti ricorderanno, venne investita drammaticamente da vicende inquietanti legate all’uso dei propri apparati di Security.

In tutto quel periodo il titolo azionario di Telecom Italia subì oscillazioni sensibilmente negative.

In particolare, secondo lo studio Asati, nel triennio 2005-2007 ovvero in concomitanza della pubblicazione delle notizie relative ai fatti illeciti di cui al procedimento penale in corso (per opportuna contestualizzazione,  il periodo era quello delle perquisizioni presso Telecom Italia e presso l’abitazione del responsabile della Security dell’epoca) il titolo di Telecom Italia è calato del 30% contro l’indice DJ STOXX TLC  salito del 32%.

Tale corso azionario negativo è restato peraltro sempre, nel periodo preso in esame, al di sotto delle performances ottenute in Europa dai principali concorrenti così come valorizzato nell’indice DJ STOXX TLC.

 

K4B. E allora a cosa punta la richiesta di Asati?

 

Lombardi. Ci auguriamo che il lavoro della Società di revisione sia in dirittura di arrivo e che le conclusioni vengano illustrate nel corso del prossimo Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, fissato per il prossimo 4 novembre 2010.

 

K4B. Un’iniziativa che può creare qualche imbarazzo tra i vertici di Telecom Italia?

 

Lombardi. Non direi, anzi tengo a precisare che prendiamo innanzitutto atto della condotta trasparente che gli attuali vertici della Telecom Italia stanno perseguendo, nel segno della più assoluta discontinuità rispetto a coloro che hanno guidato la società dal 2001 al 2007.

 

K4B. Ma quale è l’obiettivo concreto di tale azione?

 

Lombardi. Siamo fiduciosi che, a seguito di tale attività di accertamento, emergeranno i gravissimi danni economici che il patrimonio della Società ha subito e sta subendo. Gli effetti negativi della condotta posta in essere dai precedenti vertici Telecom Italia nel periodo 2001-2007 si sono riversati non solo sul patrimonio della Società ma anche e soprattutto sul valore del titolo azionario Telecom Italia, oltre che sui dipendenti attuali ed ex.

 

K4B. Quale allora la richiesta concreta che avanzate come Asati?

 

Lombardi. In considerazione di tali elementi e innanzitutto in considerazione di tali importanti evidenze Asati si augura che il prossimo CdA voglia deliberare l’azione di responsabilità nei confronti dei vertici di Telecom Italia che hanno guidato la società nel periodo 2001-2007. E’ peraltro una richiesta che abbiamo avanzato in tutte le sedi, a partire dalle pregresse Assemblee azionarie sociali. Non dimentichiamo infine che Telecom Italia, per evitare oneri peggiori, è stata costretta a chiedere, ottenendolo, un patteggiamento per illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 conseguente ai diritti di corruzione contestati ai suoi ex dipendenti.

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