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Uno dei motivi principali che spingono un utente Facebook a cancellare un contatto dalla propria lista di amici (operazione che in inglese è riassunta col verbo ‘to unfriend‘) sarebbe legato alla pubblicazione frequente di post su argomenti banali o di natura politico-religiosa.
E’ quanto emerge dalla tesi di laurea di uno studente della Business School dell’Università del Colorado dal titolo “Unfriending on Facebook: Friend Request and Online/Offline Behavior Analysis” – ripresa e analizzata dal New York Times – secondo cui le regole dell’amicizia su internet differiscono da quelle stabilite nel mondo ‘reale’.
“Uno degli aspetti più interessanti dell’unfriending – ha spiegato l’autore Christopher Sibona – è che su Facebook gli utenti fanno un un uso attivo di questa opportunità. Anche nel mondo reale le amicizie esplodono o si affievoliscono, ma sul web una persona che subisce la decisione spesso ne ignora il motivo”.
Su Facebook, spiegano ancora gli studiosi, c’è molta più schiettezza. Uno degli intervistati, ad esempio, ha osservato: “Appena si ha un bambino, non si è più interessanti per il popolo di Facebook”.
Non tutti, sembra, vogliono davvero essere amici di tutti: lo studio sottolinea che coloro che avviano un’amicizia sono più soggetti a essere ‘eliminati’ di chi semplicemente si limita ad accettare una richiesta e questo sembra riflettere quanto avviene nel mondo reale. La ricerca mostra infatti che chi tende a richiedere amicizia appartiene a un ceto sociale inferiore degli utenti ‘corteggiati’. Potrebbe quindi essere che il destinatario di una richiesta d’amicizia dia a queste relazioni un valore inferiore rispetto a chi le richiede.
“La tendenza a togliere l’amicizia così facilmente riflette la strumentalizzazione e la mercificazione dell’amicizia su Facebook”, ha sottolineato lo scrittore Lee Siegel, autore del libro ‘Against the Machine: Being Human in the Age of the Electronic Mob’.
“Perché negare del tutto l’amicizia a qualcuno? Dopo tutto, nel mondo reale, non si finisce mai per ignorare totalmente un parente, per quanto antipatico. L’atto stesso dell’unfriending – conclude Siegel – riconosce che la definizione di amicizia su Facebook è diversa da quella tradizionale”.