Mondo
L’accesso a banda larga in mobilità è uno dei nodi venuti al pettine della rete internet: un problema che riguarda non tanto l’effettiva capacità della rete radio all’interno di una cella,quanto, e in misura significativa, le prestazioni della rete di backhaul, ovvero il segmento che collega le stazioni radio base (i “siti” delle singole celle radiomobili) con la rete fissa che provvede poi ad instradare il traffico.
Il successo enorme degli smartphone e di tutta una nuova generazione di dispositivi per la connessione al web in mobilità – dalle chiavette 3G ai tablet – ha infatti accresciuto considerevolmente il traffico sulle reti mobili. Una situazione destinata a complicarsi ulteriormente con l’avvento della tecnologia LTE, che permetterà una crescita del traffico di altre 5-10 volte. Secondo i dati pubblicati, nel 2009, il traffico dati in mobilità nel corso del 2009 è aumentato di oltre il 120% in Italia e nel 2010 non vi sono segni di rallentamento.
Per gli operatori, l’aumento del traffico dati sulle reti mobili rappresenta un’opportunità ma anche una sfida che prevede da un lato l’aumento della capacità delle reti, dall’altro il loro adattamento a un nuovo tipo di traffico, che va oltre la sola ‘voce’.
C’è quindi il bisogno di potenziare la rete e agevolare la transizione verso nuove architetture di rete basate sull’IP, in grado di ottimizzare prestazioni e costo di un traffico sempre più reso omogeneo attraverso il protocollo IP.
In questo contesto, è Alcatel-Lucent il fornitore di infrastrutture che appare meglio equipaggiato per gestire il passaggio: secondo i dati pubblicati da Infonetics relativi al primo semestre dell’anno, l’azienda ha conquistato la prima posizione, con una quota del 23%, nel segmento dei gateway e router Ethernet per i siti d’antenna delle reti mobili. Sempre secondo i dati riportati da Infonetics, questa performance accompagna una crescita annuale del 231%.
L’azienda ha fatto il suo ingresso in questo settore solo tre anni fa, con l’introduzione dell’architettura di trasporto mobile, anticipando in questo modo l’evoluzione verso una infrastruttura mobile tutta basata sull’IP, nonché i nuovi standard richiesti per lo sviluppo delle emergenti reti di quarta generazione basate sull’LTE.
Alcatel-Lucent ha inoltre annunciato una serie di significativi sviluppi delle soluzioni per questo mercato, così da sostenere i programmi di evoluzione delle tecnologie di accesso radio degli operatori mobili dalle attuali reti 2G e 3G verso le future reti LTE. In tale ambito, è stato annunciato l’ingresso del router di aggregazione di servizio (SAR)7705 -18, oltre ad una soluzione di gestione completa e unificata della rete e delle policy che si estende dalla parte radio (la Radio Access Network o RAN) alla rete ‘core’ a pacchetto, permettendo un’integrazione più semplice della rete, ricerca e soluzione guasti e una rapida messa in servizio.
Con questi prodotti, Alcatel-Lucent aiuta gli operatori mobili a far fronte in modo efficace all’esplosione del traffico: la società ha infatti potenziato le proprie soluzioni con funzionalità “Any G to LTE” per assicurare che gli operatori non siano intrappolati in un costoso collo di bottiglia nella loro trasformazione dai sistemi 2G a quelli 3G/3G+ (quindi dal GSM all’UMTS / HSDPA), in attesa degli sviluppi futuri dell’LTE.
La soluzione di mobile backhaul di Alcatel-Lucent è parte integrante dell’architettura High Leverage Network, o HLN, che consente ai gestori delle reti di comunicazione di sfruttare al meglio il patrimonio rappresentato dalle loro reti per proporre nuovi servizi a valore, riducendo al tempo stesso il costo per unità d’informazione trasportata. (a.t.)