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“Google ha realizzato un trimestre eccellente”. Con queste parole il Ceo Eric Schmidt ha commentato gli ultimi risultati del gruppo che gestisce il principale motore di ricerca web, trainati dalla forte crescita degli investimenti pubblicitari e dalle ottime performance del sistema operativo mobile Android. Risultati che hanno permesso al titolo di segnare stamani all’apertura di Wall Street un rialzo del 10% a 593,90 dollari per azione.
Il gruppo californiano ha, in effetti, validi motivi per ritenersi soddisfatto del trimestre appena archiviato, che si è chiuso con un aumento del 32% degli utili, che si sono attestati a 2,17 miliardi di dollari (6,72 dollari ad azione), da 1,64 miliardi di dollari (5,13 dollari ad azione) dello stesso periodo dell`anno scorso. Se si escludono gli oneri straordinari, l’utile si attesta a 7,64 dollari ad azione, rispetto ai 6,68 dollari ad azione attesi dagli analisti. I ricavi trimestrali sono invece cresciuti del 23% a 7,29 miliardi di dollari.
I ricavi generati dai siti Google sono aumentati del 22% a 4,83 miliardi di dollari, mentre quelli generati dai siti partner, attraverso il programma AdSense, si sono portati a 2,20 miliardi di dollari. In totale, il 52% dei ricavi del gruppo, pari a 3,37 miliardi di dollari, sono stati generati al di fuori degli Stati Uniti.
Il numero dei click a pagamento, ossia il numero di click degli utenti sugli inserti pubblicitari postati sulle pagine Google, è cresciuto del 16% rispetto allo stesso periodo 2009. Un incremento superiore alle attese degli analisti, che puntavano su un +15%. Il costo per click è salito del 3% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno e del 2% su base trimestrale. Anche la quota di mercato nella ricerca online, dopo tre mesi di frenata, è cresciuta, portandosi dal 65,4% al 66,1%.
“Le nostre attività core procedono bene e quelle nuove mostrano costanti progressi – ha sottolineato in una nota Eric Schmidt – Rimaniamo impegnati su un aggressivo piano di investimenti’.
Soltanto nel 2010, Google ha portato a termine 23 acquisizioni, con l’obiettivo di estendere la portata dei propri servizi, e ha dato vita a una miriade di progetti che spaziano dalle auto che si guidano da sole all’energia eolica.
“La società continuerà ad assumere e a mantenere i migliori talenti: l’economia digitale sta creando una vera e propria guerra di talenti”, ha spiegato il responsabile finanziario Patrick Pichette, rispondendo alle critiche secondo cui Google penserebbe più ai profitti che alla forza lavoro.
Il gruppo ha approfittato anche del successo del sistema operativo Android, che – tra aprile e agosto – è salito al 32% del mercato mobile americano dal 26% dei sei mesi precedenti.