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AOL vuole Yahoo: anche in crisi, fa ancora gola a molti il motore di ricerca che ha detto no a Microsoft

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Anche se in piena crisi di ricavi di Yahoo! che continua a subire la pressione dei motori di ricerca concorrenti, primo tra tutti Google, e dei social network come Facebook, potrebbe presto finire nelle mani di AOL e di fondi di investimento come Blackstone Group e Silver Lake Partners che si sarebbero già attivati in vista di un’eventuale acquisizione.

 

In lizza anche la  News Corp di Rupert Murdoch anch’essa contattata, secondo indiscrezioni di stampa, da diverse società private per testare il grado di interesse all’acquisto totale o parziale del gruppo. Le trattative, che al momento escluderebbero la diretta interessata, sarebbero già iniziate.

 

E, mentre l’amministratore delegato di Yahoo! Carol Bartz sta cercando di trovare una soluzione per tamponare l’emorragia di liquidità e di studiare una strategia di salvataggio per il gruppo che, a questo punto potrebbe essere quella della vendita da parte di Yahoo! di alcuni asset asiatici, tra cui la quota del 40% della cinese Alibaba Group e del 34,5% di Yahoo Japan, le voci sui possibili accordi si rincorrono.

 

In particolare, AOL – scorporata da Time Warner alla fine del 2009 – per concretizzare la sua offerta avrebbe bisogno di nuovi e più forti alleati dal momento che attualmente possiede una capitalizzazione di mercato pari a soli 2,68 miliardi di dollari. Briciole, rispetto ai 20,56 miliardi di Yahoo.

Per quanto riguarda invece il fondo Silver Lake Partner, pare che ci siano già in corso delle trattative così come per Blackstone anch’esso interessato all’acquisto di parte del motore di ricerca.

Tutte ipotesi al momento, come quelle che riguarderebbero non fusioni tra gruppi, ma singole offerte che potrebbero, sempre secondo indiscrezioni, essere presentate al gruppo americano già nelle prossime ore.

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