Italia
Un confronto tra il sistema economico americano e quello italiano, in rapporto ai temi fondamentali dello sviluppo della banda larga, del ritorno degli investimenti, del ruolo dell’innovazione per uscire dalla crisi economica, della net neutrality e della necessità di avere una rete “aperta”. Sono stati questi i temi chiave del secondo appuntamento con View from the top, il ciclo di incontri con i protagonisti dell’ICT, proposto da Key4biz e Puntoit, che si fonda sulla formula, ormai rodata, anche se insolita per la realtà italiana, dell’occasione di incontro informale e conviviale.
Ospite della serata, James Cicconi, Executive Vice President di AT&T. A cena con Cicconi, un numero ristretto di addetti ai lavori, rappresentanti istituzionali e uomini d’impresa. Gli ospiti si sono intrattenuti in piacevole chiacchierata per l’aperitivo in giardino, poi si sono spostati nella Sala Medici per il dinner e per il previsto scambio di opinioni nell’atmosfera pacata e confidenziale di View from the top.
A fornire gli incipit per alimentare il dibattito, lo stesso Jim Cicconi, che è anche stato membro dello staff di due amministrazioni della Casa Bianca, che ha subito messo a loro agio gli ospiti con il suo tono amichevole e accogliente.
“Questo incontro giunge in un momento importante – ha esordito Cicconi – perché ci troviamo di fronte una serie di sfide comuni, le nostre economie sono in difficoltà, i tassi di occupazione sono giù, e tutto ciò sta accadendo in un momento di rapidi cambiamenti tecnologici e sociali“.
E se la quantità di traffico della rete sta aumentando vertiginosamente e in maniera esponenziale, tutto ciò impone agli Stati Uniti, come all’Italia, di affrontare la sfida di nuove capacità di comunicazione, che equivale a dire investimento enorme di capitali.
“AT&T sta investendo 19 miliardi di dollari nella nostra rete quest’anno, più di qualsiasi altra società negli Stati Uniti“, ha spiegato Cicconi. Poi ha spostato l’attenzione sul livello politico della questione. Perché il coinvolgimento politico è evidente: gli investimenti nelle tecnologie di comunicazione a banda larga sono centrali per la crescita economica, la produttività e il recupero in tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando. Negli USA alcuni analisti economici, ha spiegato Cicconi, hanno stimato come gli investimenti nella banda larga in America potrebbero contribuire a un aumento diretto di oltre 907 miliardi dollari del PIL entro cinque anni, e potrebbe inoltre sostenere la spesa per una media di quasi 900.000 posti di lavoro all’anno. Sono numeri consistenti, che vanno presi in considerazione anche dall’Italia. “Abbiamo bisogno di quadro politico che renda possibile investimenti in innovazione, e che premi e protegga i massicci investimenti privati“. Pubblico e privato si dovranno incontrare: “Mentre l’assistenza mirata dei governi può essere opportuna soprattutto in alcuni contesti, gli investimenti privati continueranno ad essere il motore principale della crescita della banda larga“.
Poi ha aggiunto: “Noi e voi, da una parte e dall’altra dell’Atlantico, possiamo unire le forze per promuovere un sano clima normativo per le tecnologie della comunicazione, nuove prospettive di crescita economica e la ripresa economica arriverà“. Le tecnologie innescano circoli virtuosi: una volta sviluppate migliorano le vite di tutti. “Basta guardare l’esplosione di applicazioni e lo sviluppo di applicazioni. Settori cresciuti nell’ambito della telefonia intelligente“.
Cicconi ha parlato anche di “internet aperto”, chiarendo: “Noi di AT&T sosteniamo Internet aperto, che non significa solo libertà di parola, ma apertura agli utenti, all’innovazione, agli investimenti. Insomma si tratta di una discussione sui modelli di business”. E poi ha aggiunto: “Nonostante quello che suggerisce il nome, la neutralità della rete potrebbe minacciare questa apertura“.
E il dibattito continua.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Emma Bonino (Vice Presidente del Senato), Giovanni Calabrò (Direttore Generale per la Concorrenza dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), Andrea Camanzi (Commissario Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture), Stefano Pileri (Presidente Confindustria Servizi Innovativi e AD Italtel), Paolo Nuti (Presidente AIIP), Erik Lambert (Puntoit), Carlos Venti (Head of Goverment Affairs Telecom Italia), Gianluca Attura (AD Avaya), Enzo Savarese (Commissario AGCOM), Roberto Arditti (Direttore Media Relations di Expo 2015), Stefano Lorenzi (Presidente e AD Alcatel-Lucent Italia), Roberto Viola (Segretario Generale AGCOM), Giorgio Stracquadanio (Parlamentare), Tomi Huhtanen (Center for European Studies), Karim Lesina (Executive Director, AT&T EMEA Government Affairs), Franco Fornasari (NERA Washington), Davide Gallino (Direzione analisi dei mercati, concorrenza e assetti AGCOM), Bianca Maria Martinelli (Direttore Affari Pubblici e Legali Vodafone), Luigi Montuori (Responsabile del Dipartimento Comunicazioni e Reti del Garante per la Privacy), Nazzareno Gorni (General Manager NWeb), Raffaele Barberio (Direttore Key4biz).
Il primo appuntamento di View from the top, lo scorso 17 giugno, ha ospitato Pier Carlo Padoan, Vice Segretario Generale and Chief Economist Ocse-Oecd (vai al reportage e al video di quella serata).