Pubblicità: in Italia mercato da 260 mln di euro. Crescita del 4,8% nei primi otto mesi 2010

di Antonietta Bruno |

In controtendenza solo free press e periodici che rispetto allo stesso periodo del 2009 registrano rispettivamente un calo del 10,8% e dell'8,4%.

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Non risente della crisi l’advertising in Italia, anzi, rispetto all’agosto del 2009, gli investimenti toccano quota 260 milioni di euro e l’aumento in termini percentuali è del 5,2.

 

Questo il dato che emerge dal rapporto Nielsen che va ad analizzare l’andamento del mercato pubblicitario nel nostro Paese, prendendo in esame il periodo gennaio-agosto 2010. Un trend positivo che su traduce nella crescita degli investimenti, nei primi otto mesi dell’anno in corso, del 4,8% superando i 5,3 miliardi di euro.

 

Considerando la sola tipologia commerciale nazionale, la variazione positiva, sempre rispetto ai primi 8 mesi del 2009, è del 5,7%. La crescita è ben distribuita e riguarda tutti i settori principali in termini di valore della spesa pubblicitaria: i primi 5 del mercato (alimentari, automobili, telecomunicazioni, bevande/alcolici e abbigliamento) sono cresciuti in linea con l’andamento del mercato. Da gennaio ad agosto aumenta anche il numero degli inserzionisti pubblicitari su internet che tocca ora quota 27,4%.
 

Secondo i dati forniti da Nielsen, buono anche il settore dei media. Ad eccezione della stampa dove trovano conferme le differenze tra quotidiani a pagamento, free press e periodici (i primi a livello sono in crescita rispetto al 2009 (3,0%) mentre i secondo confermano rispettivamente il calo del 10,8% e dell’8,4%) tutti i mezzi d’informazione hanno registrato crescite superiori alle aspettative.

La televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (marchi Sky e Fox) chiude i primi otto mesi dell’anno con una crescita del 7,7% e una raccolta pubblicitaria superiore ai 2,9 miliardi di euro. Sul piccolo schermo i settori trainanti per l’advertising come alimentari, telecomunicazioni e automobili hanno registrato crescite sostenute ed in linea con l’andamento del mezzo. Tra i settori principali solo media/editoria e finanza/assicurazioni hanno leggermente disinvestito sul mezzo.

Tra gli altri mezzi da segnalare i trend positivi di direct mail (5,7%) e outdoor (8,9%). Andamento sostanzialmente in linea con il 2009 per cinema, cards e transit.

Crescita dell’advertising a due cifre invece, per quanto riguarda radio (12,8%) e internet (17,7%). Sulla radio il settore principale è sempre automobili che registra il 4,4%, ma la spinta maggiore viene da distribuzione (35,6%) e telecomunicazioni (35,2%). Sul web invece sono media/editoria (58,5%) e automobili (27,3%) a chiudere i primi 8 mesi con gli aumenti più brillanti.
 

Un mercato in salute, dunque, sul quale è inevitabile azzardare delle previsioni future. Nell’ultima parte dell’anno, infatti sarà compito degli analisti se e quanto rallenterà la crescita dell’advertising andandosi a confrontare con il miglior periodo del 2009.

 

Poi c’è il dato riferito agli inserzionisti. Anche ad agosto il numero di inserzionisti si conferma superiore rispetto al 2009. Nei primi 8 mesi dell’anno hanno investito sui media rilevati da Nielsen 16.225 aziende. La variazione è del 0,7% (identica a quella registrata fino a luglio). Su internet le aziende attive sono aumentate del 27,4% rispetto al 2009 mentre sulla tv l’aumento è stato del 9,1%. Per quanto riguarda la stampa, solo i quotidiani a pagamento hanno beneficiato di un aumento del numero di advertiser (5,7%).

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