Europa
Dall’accesso a banda larga a prezzi abbordabili nelle aree rurali, all’offerta di servizi digitali sicuri e affidabili ai cittadini, l’Agenda Digitale europea tocca competenze chiave di regioni e autorità locali. Per questo, il Commissario Neelie Kroes, ha chiesto a regioni e amministrazioni cittadine di prendere parte attivamente all’implementazione dell’Agenda Digitale e ha invitato il Comitato delle Regioni (CoR) a partecipare ai gruppi di esperti creati dalla Commissione europea e all’appuntamento annuale con la Digital Assembly.
L’obiettivo dell’Agenda Digitale sostenuta da Neelie Kroes, è quello di massimizzare i benefici economici e sociali delle tecnologie informatiche. “Questo può essere fatto solo in cooperazione con le autorità locali e regionali e sarei molto lieta se il Comitato delle regioni partecipasse alla governance della Digital Agenda. La porta è aperta. Dobbiamo comunicare con i cittadini e la stretta cooperazione con le regioni e gli enti locali è un must assoluto”, ha affermato il Commissario prima della sessione plenaria del Comitato delle regioni, che ha adottato un parere sulla “Digital Agenda for Europe” elaborato da Markku Markkula sulla rapida attuazione del mercato unico del digitale e di un nuovo tipo di trasparenza per quanto riguarda lo sviluppo dei servizi.
Secondo Markkula, anche se è stata assicurata, nella Ue, la libera circolazione delle persone e delle merci, altrettanto non si può dire per la “circolazione del capitale umano”.
Bisogna dunque fare di più per ottenere rapide soluzioni in merito all’interoperabilità, alla fatturazione elettronica e all’identificazione digitale. Secondo il Comitato delle Regioni, infatti, i servizi pubblici on-line si sono fin qui limitati a trasferire online la burocrazia cartacea.
Nel parere appena adottato, il CoR ricorda inoltre che gli enti locali e regionali hanno un ruolo importante da svolgere, ad esempio, contribuendo a garantire la parità di accesso alla banda larga.
“Il ruolo del settore pubblico – si legge – è particolarmente importante nelle zone scarsamente popolate, dove non esiste un mercato funzionante. Vie di comunicazione veloci, integrate da servizi wireless efficienti , sono la chiave per la promozione della competitività regionale, l’accessibilità e l’uguaglianza tra le persone”.
L’attuazione del programma di Digital Europe costerà, però, un bel po’ di denaro, e le regioni e gli enti locali hanno perciò chiesto ai governi nazionali di aumentare i mezzi finanziari in questo settore e all’Europa di utilizzare i suoi fondi strutturali come il principale strumento per il finanziamento dell’Agenda.
Per il Commissario Kroes, i soldi non vanno spesi tutti oggi o domani: “Ciò di cui abbiamo bisogno è una strategia per diffondere i nostri sforzi nei prossimi anni”.
La Kroes si è detta d’accordo sulla necessità di forti contributi economici dai fondi regionali europei, ma ha altresì sottolineato la necessità di “una forte volontà politica per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda a livello locale”.
Markku Markkula ha infine invitato le regioni a svolgere un ruolo ‘pionieristico’: per attuare l’agenda digitale ci vuole, insomma, un cambiamento importante nell’atteggiamento mentale, che implichi disponibilità a lavorare in maniera orizzontale e multidisciplinare, superando i confini tradizionali e virando verso la collaborazione.
“Grandi progetti pionieristici che attingano alle enormi competenze europee offrono un modo per realizzare il cambiamento necessario”, ha affermato ancora Markkula, sottolineando che questo ruolo pionieristico richiede “coraggio e visione”, che devono essere trasformati in attività economica.
“Attuare l’Agenda digitale, fondamentale se vogliamo costruire un’Europa basata sulla conoscenza, un’economia a basse emissioni di carbonio e ad alto tasso di occupazione come nuovo modello economico per il resto del mondo – ha concluso – dipende dalla presenza di un adeguato livello di ambizione e impegno”.