Smartphone: Motorola continuerà a sviluppare dispositivi Windows Mobile

di Alessandra Talarico |

La causa intentata da Microsoft per violazione di brevetto non dovrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo di dispositivi mobili basati sul sistema operativo di Redmond.

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Sanjay Jha

La recente causa intentata da Microsoft contro Motorola per la violazione di alcuni brevetti utilizzati negli smartphone Android, non avrà ripercussioni sullo sviluppo di dispositivi di nuovi dispositivi dotati del sistema operativo mobile Windows. Lo ha confermato il co-Ceo di Motorola,  Sanjay Jha, sottolineando che Motorola intende continuare a collaborare con Microsoft, se si riusciranno a trovare soluzioni attraenti.

Il nuovo sistema operativo mobile Windows Phone 7 sarà presentato la prossima settimana, e gli ingegneri Motorola – ha spiegato Jha – non hanno ancora avuto modo di visionare il sistema.

“Da quello che ho sentito – ha aggiunto – si tratta di un’offerta razionale”.

 

Secondo l’accusa mossa da Microsoft nei giorni scorsi, Motorola avrebbe sfruttato illecitamente nove suoi brevetti inseriti negli smartphone Android. I dispositivi motorizzati Google rappresentano per il gruppo di Schaumburg la speranza di tornare ai fasti di qualche anno fa, quando la società era in vetta alla classifica dei produttori di cellulari.

Ora i tempi sono decisamente cambiati e anche Nokia – nonostante il mantenimento della leadership mondiale sia nel segmento cellulari che in quello smartphone – sta attraversando una crisi di cui non si riesce a intravedere la fine.

In base alle previsioni, la divisione mobile dovrebbe tornare a macinare profitti nell’ultimo trimestre di quest’anno, per poi essere separata dalle altre attività insieme alla divisione che si occupa della produzione di decoder per la Tv.
In queste due unità, entrambe guidate da Jha, confluiranno 20 mila dei 40 mila brevetti Motorola.

“La nostra posizione riguardo la proprietà intellettuale è migliore di quella di molti altri. Siamo uno gruppi più innovatori nel panorama della telefonia”, ha sottolineato.

 

Le cause legate a presunte violazioni di brevetti si sono moltiplicate negli ultimi tempi, a causa anche del processo di convergenza in corso tra l’industria informatica tradizionale e il settore wireless.

“Tutti hanno la responsabilità di proteggere e far rispettare la proprietà intellettuale”, ha concluso quindi il manager Motorola, sottolineando che, quando nel 2008 arrivo a capo della divisione mobile di Motorola voleva lavorare sia con Microsoft che con Google, ma la prima chiamata fu quella di Steve Ballmer, Ceo del gruppo di Redmond. I ritardi nel lancio del nuovo sistema operativo mobile di Microsoft, tuttavia, non avrebbero lasciato scelta al gruppo: “Se non avessimo lanciato uno smartphone nel 2009, non saremmo sopravvissuti”.

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