Europa
Le apparecchiature e i servizi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) sono responsabili di circa l’8% del consumo di energia elettrica nella Ue e di circa il 4% della produzione di emissioni di CO2 (dati che potrebbero raddoppiare entro il 2020). E’ essenziale, quindi, che le società attive nel settore contribuiscano a invertire tale tendenza, riducendo il consumo di energia elettrica delle loro apparecchiature a banda larga e dei loro centri di calcolo.
Un impegno che ieri è stato sottoscritto dalle principali società tlc europee, tra cui Telecom Italia, Belgacom, France Telecom-Orange, TDC Services, Telefonica e Turk Telekom e che si potrebbe tradurre in una riduzione – in molti casi anche del 50% – del loro consumo di energia elettrica.
Per quanto si tratti di una misura applicata su base volontaria, il codice di condotta è già applicato da 36 delle maggiori società ICT europee. L’Agenda digitale per l’Europa adottata dalla Commissione nel maggio 2010 vuole fare in modo che il settore delle ICT sia all’avanguardia nel ridurre le emissioni di gas serra.
La commissaria Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “Il successo dei codici di condotta dimostra che l’industria ha riconosciuto il ruolo dell’innovazione per favorire l’efficienza energetica e che si tratta di una priorità sotto il profilo commerciale, economico e ambientale. I codici costituiscono un ottimo esempio del lavoro che il CCR svolge “dietro le quinte” a sostegno della strategia Europa 2020″.
Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato a sua volta. “L’applicazione dei due codici di condotta in parola consentirà di ridurre significativamente il consumo di elettricità nella UE e potrebbe garantire risparmi di 4,5 miliardi di euro all’anno. Mi compiaccio pertanto di tale iniziativa finalizzata a costruire un futuro maggiormente sostenibile”.
Le apparecchiature a banda larga sono responsabili di circa il 15% del consumo globale di energia del settore delle ICT, ovvero 47 TWh nella UE nel 2010.
Dieci società (sia operatori telefonici che fabbricanti) hanno già firmato il codice di condotta che riguarda circa 25 milioni di linee a banda larga nella UE (27%). Con la firma di 10 nuove società la copertura nella EU passerà a 65 milioni (72%) cui vanno aggiunti altri 10 milioni in Norvegia, Svizzera e Turchia.
Il codice di condotta per le apparecchiature a banda larga esiste dal 2007 e fissa il consumo massimo di corrente (nelle case dei consumatori e nelle sottostazioni degli operatori delle telecomunicazioni) per diversi tipi di apparecchiature quali modem, commutatori, router e home gateway. Il risparmio di energia è possibile grazie all’uso obbligatorio dei migliori componenti a basso consumo di energia, garantendo al contempo il conseguimento dell’obiettivo fissato dall’Agenda digitale per l’Europa di assicurare entro il 2020 a tutti cittadini europei la disponibilità della banda larga veloce e ultraveloce.
Mentre i codici di condotta sono inerenti all’efficienza energetica della banda larga e dei centri di calcolo, il forum ICT4EE prende in esame il consumo globale di energia e l’impronta ambientale del settore. A seguito della raccomandazione della Commissione europea del 2009, l’industria delle ICT ha deciso di promuovere la transizione verso un’economia basata sulle ICT e a basse emissioni di carbonio (cfr. IP/09/1498). Il forum lavora all’elaborazione di metodologie per misurare coerentemente l’efficienza del settore in termini di energia e carbonio e per quantificare i benefici che le soluzioni ICT possono apportare ad altri settori quali edilizia, i trasporti ecc.
I codici di condotta forniscono ai soggetti interessati europei una piattaforma per discutere e concordare azioni volontarie per migliorare l’efficienza energetica. Oltre ai due codici menzionati ne sono stati messi a punto altri tre relativi ai servizi della televisione digitale, all’efficienza degli alimentatori esterni e ai sistemi statici di continuità in CA.