Italia
Dopo il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, il Meyer di Firenze, il Regina Margherita di Torino, l’Azienda Ospedaliera di Padova e il San Matteo di Pavia, il progetto di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici per i bambini ospedalizzati “Smart Inclusion” è sbarcato anche a Genova.
A dotarsi di questo importante ‘strumento’ realizzato grazie al sostegno del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione; al supporto tecnologico e finanziario di Telecom Italia; alla supervisione scientifica e progettuale dell’Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività del Consiglio Nazionale delle Ricerche Cnr-Isof di Bologna e al contributo della Fondazione Carige della Cassa di Risparmio di Genova, sono stati i reparti dell’Unità di Ematologia e Oncologia Pediatrica dell’Istituto Giannina Gaslini.
Ad inaugurare il nuovo sevizio dedicato ai lungodegenti in età scolastica, anche in questa occasione sono stati il ministro Renato Brunetta e il presidente di Telecom Italia Gabriele Galateri di Genola. Assieme a loro, anche il presidente dell’Istituto Gaslini Vincenzo Lorenzelli; il direttore generale dell’ospedale Paolo Petralia e il Project Leader del progetto Gabriele Galateri di Genola.
“Smart Inclusion”, presentato nel settembre del 2009 al Forum PA e avviato per aiutare i bambini costretti a lunghe degenze a non rimanere troppo indietro con gli studi e mantenere vivi i rapporti con compagni e docenti, dà loro la possibilità, attraverso tecnologie Telecom Italia, di assistere in diretta alle lezioni, di fare i compiti e verificare con gli insegnanti l’apprendimento dei contenuti e al tempo stesso essere assistiti dal personale sanitario. Inoltre, attraverso quella che è stata definita la “triplice linea d’azione educativa, clinico-assistenziale e sociale”, gli stessi possono collegarsi in video-conferenza con amici, familiari e curatori del progetto.
Progetto che arriva al Gaslini di Genova a margine di un percorso avviato dallo stesso Istituto per la digitalizzazione di tutte le attività in essere, comprese quelle sanitarie e amministrative allo scopo di rendere l’accesso alle informazioni più facile e veloce con ricadute positive in termini sia di costi che di tempo, rappresenta un vero e proprio supporto dei processi di cura dei piccoli pazienti.
Sesto ‘esperimento’ in Italia, “Smart Inclusion” in perfetta linea con quello che è il processo di digitalizzazione nel settore sanitario siglato dal ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luciano Maiani, è totalmente basato su tecnologie open source e “rappresenta – come in più occasioni affermato dall’Ad di Telecom Italia Franco Bernabè – la dimostrazione di come la banda larga possa abilitare applicativi sempre più performanti, utili a supportare i processi della PA”.
“Il terminale Smart Hospital – ha spiegato invece Vincenzo Raffaeli – è installato accanto al letto del paziente e supporta le funzioni clinico-assistenziali quali l’identificazione del personale sanitario e la visualizzazione e gestione della cartella clinica, rendendo possibile la sorveglianza dello stato del paziente. Tale terminale è utilizzabile dal paziente con la pressione del dito sullo schermo, senza ricorrere a mouse o tastiere, ed è dotato di telecamera e microfono allo scopo di permettere l’attivazione della videocomunicazione sia intraospedaliera che extraospedaliera”.