Key4biz

Pubblicità sulla Tv pubblica. Rinvio di 2 anni per lo stop agli spot su France Televisions. Protestano le emittenti private

Francia


Il ministro alla Cultura e alla Comunicazione Frederic Mitterrand ha confermato la decisione presa dal Governo francese di rinviare di ulteriori due anni, e quindi fino a gennaio del 2014, il provvedimento di abolizione della pubblicità sulle Tv di servizio pubblico dopo le 20. Sul perché del rinvio dell’attuazione della misura volta ad eliminare la pubblicità rendendo le Tv di Stato dipendenti dal finanziamento pubblico, lo stesso ministro ha dichiarato che “Questa decisione non è certo una novità in quanto abbiamo sempre detto che sarebbe stato un punto di rotta. Noi lo facciamo solo un po’ prima del previsto”.

L’intera vicenda della soppressione della pubblicità – partita progressivamente nel primo gennaio 2009 e fino ad arrivare all’oscuramento totale previsto dal primo dicembre 2011 – contrariamente a quanto proposto dalla Commissione che come data ultima indicava il 2012, non è mai stata immune da polemiche e dissensi, specie per quanto riguarda la riduzione delle entrate pubblicitarie delle Tv private e non solo.

Nei primi mesi dell’entrata in vigore della riforma, ad esempio, la soppressione parziale della pubblicità è pesata sul fatturato di France Télévisions circa 800 mln di euro. Allora, per compensare le minori entrate, il Governo francese è dovuto intervenire con tutta una serie di misure ‘compensative’ che nel solo 2009 sono ammontate a 450 milioni di euro. Misure, queste, che prevedevano un aumento del canone da 116 a 118 euro nel 2009 e da 118 a 120 euro nel 2010, oltre che una tassa sulla pubblicità per i canali privati (compresa tra l’1,5 e il 3% del fatturato) e per gli operatori di comunicazioni elettroniche (0,9%).

Tra pro e contro, tuttavia, il ‘modello’ del governo francese sulla pubblicità a qualcuno piace. È questo il caso del governo spagnolo che si è mosso verso l’approvazione del testo preliminare che abolisce la pubblicità dalla Tv pubblica.

Sulla scia di questo provvedimento, voluto dal presidente Nicolas Sarkozy per cercare di dirottare risorse pubblicitarie dalle tv pubbliche (-800 mln di euro) a quelle private (+480 mln) e nel contempo di aumentare gli ascolti dei canali di Stato del gruppo France Télévisions (i cui canali sono France 2, France 3, France 4, France 5 e France O), anche il governo spagnolo ha previsto la devoluzione al bilancio della Tve dei proventi di due nuove tasse. Una pari al 3% delle entrate delle Tv private (140 milioni) e una pari allo 0,9% su quelli dei gruppi di telecomunicazioni (290 milioni).

Alla notizia del rinvio dello stop agli spot sulla Tv pubblica, immediata è stata la risposta delle emittenti private: il presidente di M6, Nicolas de Tavernost, ha chiesto infatti una moratoria anche per le tasse che le Tv private pagano per finanziare la soppressione della pubblicità sulla Tv pubblica.

Exit mobile version