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Saranno le economie emergenti a trainare la crescita di internet negli anni a venire. Per questo la governance della rete dovrebbe essere estesa anche a questi Paesi. Lo ha affermato il Commissario Ue per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes, in occasione del suo discorso alla sessione di apertura dell’Internet Governance Forum (IGF) a Vilnius.
“Le autorità di tutto il mondo devono essere in grado, a parità di condizioni, di esercitare i loro ruoli e responsabilità quando sono in gioco questioni di politica internazionale”, ha affermato la Kroes, dicendosi anche soddisfatta che l’Icann abbia deciso di allargare i suoi ‘comitati consultivi’, che sono comunque obbligati a lavorare in inglese, anche ai rappresentanti dei paesi in via di sviluppo.
Icann è stato istituito nel 1998 e ha la responsabilità di assegnare gli indirizzi IP (Internet Protocol) e di gestire il sistema dei nomi a dominio, nonché i sistemi di root server alla base del funzionamento di internet.
Nonostante sia un ente non governativo, esso è legato al governo americano da un ‘Memorandum of Understanding’, rinnovato e rivisitato lo scorso ottobre anche in vista di una maggiore ‘globalizzazione’ dell’organizzazione e dell’allargamento a nuovi rappresentanti internazionali che affianchino gli Stati Uniti nella gestione degli aspetti fondamentali della gestione del web.
La mancanza di trasparenza ha avvolto tuttavia la nomina dei nuovi rappresentanti, tanto da spingere il Commissario Kroes a chiedere “…maggiore collaborazione, al di là di un altro round di consultazioni sull’argomento”.
“Credo che sia della massima importanza che i cittadini abbiano la possibilità di usare i caratteri della loro lingua per i nomi di nomi di dominio, gli indirizzi email e così via, così come fanno nella loro vita quotidiana”, ha detto la Kroes, sottolineando che è altrettanto importante far sì che anche a livello di governance vi sia la stessa apertura.
Nel corso del meeting dell’Internet Governance Forum, che rappresenta attualmente 115 Paesi, la Kroes ha quindi trattato anche il tema della neutralità della rete, pur sottolineando la necessità di garantire ad ogni territorio la possibilità di decidere come implementare lo sviluppo di internet.
IGF muove i primi passi dal World Summit on Information Society (Wsis), forum globale sull’Ict scandito dall’Onu in due tappe. La prima, a Ginevra nel dicembre 2003. La seconda, a Tunisi nel novembre 2005. Qui prende corpo il progetto dell’Internet Governance Forum. Una piazza mondiale dove gli stakeholder del web (governi, aziende, utenti) discutono sul futuro della rete. L’IGFnon ha poteri decisionali. Ma ogni anno si riunisce, per fornire proposte a chi le decisioni le prende. I primi due meeting sono ad Atene nel novembre 2006 e a Rio De Janeiro nel novembre 2007. Poi: Hyderabad (India, dicembre 2008) e Il Cairo (novembre 2009).
La natura non-vincolante dei meeting è stata voluta per incoraggiare una discussione ‘aperta’ sulla rete, il suo sviluppo e la sua ‘neutralità’. Ma lo stesso il confronto resta molto difficile.
Il prossimo appuntamento si terrà in Kenia e sarà, ha concluso la Kroes, un’occasione importante “per rafforzare la diversità di prospettive verso la governance di internet”.