Europa
Accettare amicizie sui social network è diventata oggi una moda dei giovanissimi, ma a ricorrere alle piazze virtuali, non sono solo loro. Sempre più numerosi sono gli adulti che si avvicinano al mondo di Facebook, e tra loro una buona percentuale è composta da professionisti e da uomini e donne in carriera.
Dirigenti e impiegati che però, quasi sempre malvolentieri accettano le richieste di amicizia da colleghi e conoscenti dello stesso ambito lavorativo.
A rivelarlo, sono i risultati dell’indagine di Robert Half, effettuati su un campione di 2.500 manager in 11 diversi Paesi europei, Italia inclusa.
Un terzo degli ‘eletti’ a nuovi amici sulle piazze virtuali di tutto il mondo – evidenziano i dati raccolti dalla società di recruiting specializzato – accetta una richiesta d’amicizia su Facebook o di adesione ad un network professionale come Linkedin, ma lo fa controvoglia.
Ancora peggio, è quando la richiesta di amicizia proviene da un fornitore o da un cliente. In quest’ultimo caso, solo uno su quattro accetta di buon grado di condividere amicizia e pensieri con il richiedente.
Decisamente più gradito risulta essere il contatto con persone estranee all’azienda, e con i quali i rapporti risultano essere più espansivi.
Altro elemento valutato dagli analisti, è stato quello della provenienza della richiesta: se la proposta proviene da un pari grado, nell’85% dei casi il destinatario è felice di riceverla e soltanto il 15% risulta essere contrariato.
Bilancio analogo, se la richiesta proviene da un sottoposto (81% compiaciuto; 19% scontento).
Il massimo dell’imbarazzo si prova nel caso in cui la richiesta d’amicizia proviene da un proprio superiore: soltanto il 64% ne è lusingato, mentre il 36% accoglie la proposta in modo particolarmente distaccato.