Italia
Gli operatori alternativi – Aiip, Fastweb, TeleTu , Tiscali, Vodafone, Welcome Italia e Wind – hanno annunciato oggi la loro intenzione di ritirare la propria adesione al Comitato NGN, l’organismo – presieduto da Francesco Vatalaro e composto anche da Telecom Italia – istituito in seguito all’approvazione degli impegni presentati da Telecom Italia per garantire un accesso paritario all’infrastruttura fissa e condizioni pro-concorrenziali nella fase di transizione verso le reti di nuova generazione.
Il Comitato aveva tra i suoi compiti quello di promuovere un quadro condiviso relativo alle definizioni e ai principi tecnici e operativi riguardanti la transizione alle reti NGN, ma gli operatori alternativi hanno sottolineato che “i contributi da loro mandati in questi mesi non sono stati presi in considerazione dal Presidente del Comitato e che non sono emersi elementi nuovi da supporre un cambio di indirizzo nelle logiche che sottendono al funzionamento del Comitato NGN”.
La scorsa settimana, dunque, i competitor di Telecom Italia hanno disconosciuto l’operato del Comitato, in quanto le linee guida emanate per contribuire al passaggio verso una rete in fibra ottica di nuova generazione non sono “in nessun modo rappresentative dei contributi da loro forniti ai lavori del Comitato e non possono costituire elemento utile di valutazione per l’Autorità ai fini del completamento della definizione del quadro regolamentare sulla transizione alle reti NGN”.
Gli operatori alternativi sostengono, dunque, che queste linee guida “rispecchiano quasi totalmente le richieste di Telecom Italia” e non tengono in adeguata considerazione i loro contributi. Per tali motivi, concludono, “…si sono visti costretti a ritirare la propria adesione al comitato, in attesa di poter rappresentare le proprie posizioni su una materia di tale rilevanza in una audizione al Consiglio dell’Agcom”.(a.t.)