Stati Uniti
Gli americani preferiscono Facebook a Google. Ad affermarlo, gli esperti della ComScore che hanno accertato come gli utenti web americani trascorrano ormai più tempo sulle pagine Facebook che su quelle di Google. Ad agosto, infatti, pare che negli Stati Uniti i collegamenti al social network abbiano superato i 41,1 milioni di minuti (pari al 9,9% del tempo trascorso online), contro i 39,8 milioni passati a navigare su YouTube, Gmail, Google news e altri siti controllati dal noto motore di ricerca (9,6% del tempo online). Il terzo posto della classifica americana lo occupa invece Yahoo con 37,7 milioni di minuti al suo attivo.
Facebook dunque, sbanca il mercato dei social network stravolgendo, in qualche modo, anche le previsioni degli anni passati. Negli Stati Uniti, nello stesso periodo dello scorso anno, gli utenti passavano su Facebook appena il 5% del tempo trascorso online. Percentuale simile anche per Google mentre, a farla da padrone con il suo 12%, era Yahoo. Nel 2007, Facebook riusciva a catturare appena il 2% del tempo trascorso online dagli americani, contro il 4% di Google e, ancora, il 12% di Yahoo.
‘Classifiche’ oggi totalmente stravolte, e destinate a subire ulteriori variazioni, grazie anche alle contromosse che Google sta mettendo in atto per non perdere ulteriore terreno: nel futuro di YouTube, infatti, pare ci sia posto anche per i filmati in diretta.
Ad annunciare un test di trasmissione che sta coinvolgendo alcuni canali, è stato lo stesso sito di video-sharing di proprietà di Google. “Oggi e domani – ha spiegato la Compagnia sul suo blog – apriamo un nuovo capitolo del live streaming di YouTube. Iniziamo a sperimentare una nuova piattaforma di streaming in diretta insieme a quattro nostri partner”.
In questo nuovo esperimento, i canali coinvolti saranno quelli di Howcast, Next New Networks, Rocketboom e Young Hollywood, e mostreranno alcune trasmissioni in diretta su YouTube consentendo agli utenti di inviare commenti in tempo reale. “In base ai risultati di questo test iniziale – hanno aggiunto i diretti interessati – valuteremo se estendere la piattaforma ad altri partner”.