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HP si oppone all’ingresso di Mark Hurd in Oracle. Ellison, ‘Causa vendicativa e irrispettosa dei rapporti commerciali’ tra le due società

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Il burrascoso divorzio tra HP e l’ex amministratore delegato Mark Hurd – nominato ieri nuovo co-president di Oracle – si arricchisce di una nuova puntata:  HP ha infatti intentato una causa presso la Corte Superiore della California a Santa Clara, accusando Hurd della violazione di una clausola contrattuale volta a proteggere le informazioni riservate di HP.
 
Nella sua nuova posizione, Hurd si troverà in una situazione in cui non potrà svolgere le sue mansioni per Oracle senza dover necessariamente usare e svelare segreti commerciali e informazioni riservate di HP”, si legge nel documento depositato in tribunale.

Immediata la replica del Ceo di Oracle, Larry Ellison, secondo cui con questa causa “vendicativa” nei confronti di Oracle, HP “agisce con totale disprezzo nei confronti della partnership, dei clienti comuni, degli azionisti e dei dispendenti”.

“Il board di HP – continua la nota diramata da Oracle – sta rendendo virtualmente impossibile il prosieguo della collaborazione tra Oracle e HP e mercato dell’IT”.

 

HP è stata, infatti, uno dei principali partner di Oracle nel mercato dei computer aziendali, vendendo server e sistemi di storage utilizzati dai clienti per eseguire i software di Oracle. Quest’ultima, tuttavia, ha completato di recente l’acquisizione di Sun Microsystems, uno dei maggiori concorrenti di HP sul versante dell’hardware.

 

In ogni caso, ha fatto sapere ancora Oracle, Hurd non ha stretto un patto di non-concorrenza con HP, che in California non sono contemplati, e difficilmente, quindi, la Corte emetterà un’ingiunzione contro l’assunzione del manager da parte di Oracle.

 

Hurd è stato allontanato da HP in seguito a uno scandalo legato a una serie di note spese falsificate a favore di quella che sarebbe stata la sua amante, l’ex attrice Jodie Fisher – che ha svolto mansioni di consulenza presso il colosso informatico dal 2007 al 2009 – e lo anche ha accusato di molestie sessuali.

 La vicenda si è risolta con un accordo extragiudiziale la cui cifra non è stata resa nota, e nessuna prova delle presunte molestie denunciate da Ms Fisher.

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