Italia
Ripartiranno a breve le discussioni tra Governo ed operatori telefonici per la realizzazione di una rete in fibra ottica nazionale.
Il tavolo di confronto con il vice ministro Paolo Romani potrebbe essere convocato per metà settembre, anche se ancora non è stata fissata una data definitiva.
Lo hanno confermato sia l’amministratore delegato di Wind, Luigi Gubitosi – secondo cui “si ripartirà a breve” – che il numero uno di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo.
Le due società, insieme a Fastweb, hanno lanciato a maggio il progetto ‘2010: Fibra per l’Italia‘, che prevede investimenti di 2,5 miliardi di euro in 5 anni per dotare 15 grandi città di una rete in fibra ottica FTTH che potrebbe essere estesa a tutti i centri con più di 20.000 abitanti e raggiungere il 50% della popolazione italiana con investimenti complessivi per 8,5 miliardi di euro.
Gli operatori ‘alternativi’ hanno invitato tutte la parti interessate – quindi il governo, anche attraverso la Cassa depositi e prestiti, e Telecom Italia – a collaborare per la realizzazione della nuova rete.
Il viceministro allo Sviluppo economico Paolo Romani ha subito accolto l’invito, convocando una serie di tavoli di confronto che hanno coinvolto anche diversi altri operatori tra cui BT Italia e Tiscali, ma che si sono chiusi – prima della pausa estiva – con un nulla di fatto, anche perché l’operatore storico, Telecom Italia, non sembra voler essere coinvolta nel progetto, avendo già i propri piani di sviluppo per la fibra ottica.
Telecom Italia prevede fra il 2010 e il 2012 un investimento di oltre 9 miliardi di euro in Italia dei quali 7 nelle infrastrutture di rete e 2,7 miliardi nel settore dell’accesso. Investimenti, in linea con gli obiettivi Ue, che serviranno a migliorare la qualità della rete, modernizzando l’accesso a larga banda e assicurando un graduale sviluppo della fibra ottica, con la previsione di raggiungere il 50% della popolazione italiana entro il 2018.
La fibra ottica partirà, quindi, da 13 città, che saranno coperte entro il 2012 e sarà poi estesa nella seconda fase (2013-2018) in altre 125 città, 51 entro il 2015 e le restanti 74 entro il 2018.
