Europa
L’amministratore delegato di Deutsche Telekom, René Obermann, si dice pronto a siglare accordi di condivisione delle infrastrutture mobili di nuova generazione (4G) con i concorrenti.
In Germania operano, oltre alla divisione dell’operatore storico, T-Mobile, anche Vodafone e Telefonica, attraverso la controllata O2.
Condividere le infrastrutture, secondo il parere del numero uno di DT, permetterebbe agli operatori di accelerare la copertura a banda larga mobile del paese.
L’operatore storico conta di aprire la rete 4G in 500 città da qui alla fine dell’anno.
Attualmente, circa il 4% della popolazione tedesca dispone di connessioni di velocità inferiore a 384 Kbps, ma gli operatori hanno già avvisato che non potranno coprire queste ‘zone bianche’ con i loro soli investimenti.
Secondo la società di analisi Ovum, a questo punto sarebbe necessario un quadro regolatorio e commerciale armonizzato a livello europeo, in modo che questa scelta – già praticata da alcuni operatori – diventi la regola e non l’eccezione.
Per l’analista Martin Garner, la condivisione delle reti – che può concretizzarsi attraverso un accordo di roaming all’ingrosso, la condivisione delle infrastrutture passive o con l’unione di reti di accesso radio separate – “ha il potenziale di cambiare il modello economico degli operatori e di trasformare la banda larga mobile in realtà in maniera migliore, più veloce e più economica”.
Oltre al bisogno di raggiungere una copertura nazionale, la condivisione delle infrastrutture di rete potrebbe rappresentare una soluzione valida per controllare le spese in conto capitale e le spese operative. La diminuzione del numero di siti richiesti per la copertura del territorio ha infatti un notevole impatto sul business: si riducono le spese d’impianto e d’esercizio – e quindi in teoria i prezzi praticati agli utenti finali – e si possono effettuare più investimenti in prodotti e servizi innovativi, con la possibilità anche di ridurre l’impatto ambientale degli impianti.
Finora, la scelta di condividere le reti è stata fatta da pochi operatori.
Vodafone è l’operatore che più di tutti ha puntato su questo tipo di accordi: con Telefonica spartisce la rete mobile in Germania, Spagna, Irlanda e nel Regno Unito. Sul mercato britannico, Vodafone era già legata da un simile accordo con Orange, mentre su quello spagnolo e indiano intese sono state strette con Yoigo e Bharti Airtel. Sempre in Gran Bretagna, 3UK condivide i propri siti con T-Mobile. Le due società hanno stimato una riduzione dei costi infrastrutturali di gestione della rete per 2 miliardi di sterline in 10 anni.
La condivisione delle reti, potrebbe rappresentare anche una valida soluzione alla questione ambientale, in quanto si conseguirà un significativo risparmio energetico e una riduzione del numero complessivo di installazioni.