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Primo semestre dell’anno positivo per il gruppo europeo dei media Bertelsmann. Dopo un periodo poco roseo e il paventato fallimento di qualche anno fa, non ultima la crisi dello scorso anno con perdite per circa 333 milioni di euro, ora può tirare un primo sospiro di sollievo.
Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, la società tedesca fondata a Gutersloh nel lontano 1835, ha raggiunto i 246 milioni di euro registrando un miglioramento di circa di mezzo miliardo di euro rispetto alla pesante perdita subita nel 2009.
La società che opera in ben 63 paesi, che conta oltre 200 aziende in tutto il globo e che ha alle sue dipendenze poco meno di 103 mila lavoratori, tanto da essere ritenuta la vera corporation dei media internazionali esistenti sulla faccia della terra, mantiene attualmente cinque divisioni aziendali.
La Rtl Group, la più grande emittente televisiva in Europa della radio e della televisione, che è poi anche la divisione ombrello per il film di Bertelsmann e delle imprese di produzione televisiva; la Gruner + Jahr, leader nel mercato mondiale per quanto riguarda riviste, giornali e siti internet; la Random House, la più grande società dell’editoria libraria al mondo oltre che rinomato gruppo musicale da club, e la Arvato ossia, il fornitore internazionale di servizi di comunicazione.
Nata come casa editrice e tipografia per volere di Carl Bertelsmann, l’omonima e storica società che nel 2004 aveva creato una joint-venture con Sony Music per dare vita a Sony Bmg, quattro anni più tardi, ed esattamente nell’ottobre del 2008 decise di completare la cessione della propria partecipazione del 50% alla Sony Corporation of America.