Alcatel-Lucent: confermati gli obiettivi per il 2010. La Borsa premia l’outlook ottimista a dispetto delle difficoltà del mercato

di Alessandra Talarico |

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Ben Verwaayen

Alcaltel-Lucent ha confermato i propri obiettivi 2010, nonostante le perduranti difficoltà legate alla penuria di componenti che ha avuto un impatto negativo anche sui risultati dei principali concorrenti Ericsson e Nokia Siemens Networks.

 

Il fornitore franco americano di infrastrutture per le telecomunicazioni ha chiuso il secondo trimestre con ricavi pari a 3,813 miliardi di euro, in aumento del 17,4% rispetto al trimestre precedente, ma in lieve calo (-2,4%) rispetto allo stesso periodo 2009.

A parità di tasso di cambio e perimetro, i ricavi sono cresciuti dell’11,8% sul trimestre precedente e in calo del 6,9% sul secondo trimestre 2009.

Il segmento Reti ha registrato, rispetto allo stesso periodo 2009, una contrazione a una cifra dei ricavi legati all’accesso fisso, alla commutazione e all’ottica. Un calo in parte compensato da una forte crescita continua nell’IP e W-Cdma. Nel segmento Applicazioni, i ricavi sono stati in calo di circa il 5%.

Il risultato operativo rettificato per il secondo trimestre è stato di 28 milioni di euro, pari allo 0,7% dei ricavi, mentre il margine Ebitda corretto si è attestato al 36,1% dei ricavi, rispetto al 33,1% del primo trimestre, grazie al “mix prodotto-geografia e all’impatto delle iniziative del gruppo sui costi fissi delle operazioni”, ha comunicato la società in una nota.

Tra il secondo trimestre 2009 e il secondo trimestre 2010, i costi operativi sono diminuiti dello 0,4% e del 4,7% a tasso di cambio costante, in ragione della riduzione degli oneri amministrativi e commerciali, mentre da un punto di vista sequenziale, i costi operativi pubblicati sono aumentati del 7,7%, a causa degli investimenti selettivi in ricerca e sviluppo e del recupero del dollaro USA.

 

Da un punto di vista geografico, la società ha registrato una crescita a due cifre in Nord America e tendenze di miglioramento nel resto del mondo. La contrazione dei ricavi è stata infatti meno marcata che al primo trimestre. In Europa, la diminuzione dei ricavi è stata di circa il 10%, un po’ più forte in Asia Pacifico, in particolare in Cina, anche se leggermente compensata da una crescita significativa in India.

 

Il capitale netto è positivo per 107 milioni di euro rispetto a 512 milioni di euro al 31 marzo 2010. Questo calo sequenziale netto di 405 milioni di euro è dovuto a una tesoreria operativa negativa per 58 milioni di euro, a versamenti di ristrutturazione per 76 milioni di euro, a contributi per pensioni e schemi di previdenza di 64 milioni di euro e all’investimento di 146 milioni di euro.

 

“Sono soddisfatto dei progressi che continuiamo a ottenere nel quadro della nostra trasformazione, evidenziati dal livello di fatturato e della redditività di questo secondo trimestre”, ha affermato il Ceo Ben Verwaayen, sottolineando che i ricavi del trimestre “riflettono il miglioramento globale in corso delle condizioni del mercato, oltre che l’interesse crescente riscosso dal portfolio prodotti Alcatel-Lucent”, in particolare nel segmento IP e dell’accesso mobile.

“Questo trimestre – ha aggiunto – ha visto anche la concretizzazione di importanti accordi strategici come quello con NBN per la realizzazione della rete in fibra ottica che coprirà l’Australia o con il consorzio ACE per la posa di un cavo sottomarino tra l’Europa e l’Africa. E sono fiero di annunciare – ha concluso – che Alcatel-Lucent è stata scelta da AT&T come fornitore nel segmento IP/MPLS/EPC”.

 

La società ha quindi confermato le prospettive per il 2010 e si prepara a un secondo semestre robusto grazie agli ordini in crescita:  “…malgrado la penuria di componenti che colpisce la catena dei fornitori – si legge nella nota diffusa dalla società – la domanda di infrastrutture tlc e dei servizi associati sta recuperando grazie alla crescita del traffico dati e alla conseguente necessità di aumentare l’efficienza della rete”.

Per il 2010, il gruppo si pone l’obiettivo di raggiungere un margine operativo rettificato tra l’1% e il 5%, su un mercato che dovrebbe crescere tra lo 0 e il 5%.

 

Sulla scia di questi risultati, e soprattutto del fiducioso outlook, in mattinata le azioni della compagnia guadagnavano alla Borsa Parigi oltre il 6%.

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