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Vivo: accordo fatto tra Telefonica e Portugal Telecom. Offerta ritoccata a 7,5 mld di euro ottiene l’Ok di Lisbona

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Accordo fatto tra Telefonica e Portugal Telecom per l’acquisizione dell’operatore mobile brasiliano Vivo.

Dopo un lungo tira e molla, che ha visto scendere in campo anche il governo portoghese per bloccare un’operazione giudicata penalizzante per Portugal Telecom, Telefonica ha acconsentito a ritoccare nuovamente l’offerta per il 50% di Brasilcel – la holding che controlla il 60% Vivo e di cui il gruppo di Cesar Alierta controlla già l’altra metà – portandola da 7,15 a 7,5 miliardi di euro.

In base ai termini dell’accordo, 4,5 miliardi di euro saranno pagati a conclusione entro i 60 giorni dall’annuncio dell’intesa, un miliardo sarà pagato il 30 dicembre 2010 e 2 miliardi euro saranno pagati non oltre il 31 ottobre 2011.  

All’acquisizione della quota posseduta da Brasilcel, Telefonica presenterà un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni ordinarie di Vivo non ancora in capo alla stessa Brasilcel, per circa 800 milioni di euro.

 

“L’accordo – ha affermato Cesar Alierta – avvantaggia gli azionisti di entrambe le società. Si tratta di un’opportunità unica di creazione di valore. Vivo guida il mercato brasiliano della telefonia mobile, un mercato al quale Telefonica è strategicamente impegnata’.

 

La transazione porta dunque nelle casse del gruppo lusitano 350 milioni di euro in più rispetto all’ultima offerta, che era scaduta il 16 luglio e che era già stata ritoccata più volte negli ultimi mesi, poiché secondo gli azionisti il montante offerto da Telefonica non rispecchiava il valore di Vivo, che è il maggiore operatore mobile brasiliano.

L’ultimo accordo, che invece avrebbe ricevuto l’atteso e necessario benestare del governo di Lisbona, porterà le due società anche a valutare la possibilità di un’alleanza industriale a partire da gennaio 2011, al fine di esplorare aree di cooperazione e di ottimizzare le sinergie e i risparmi dei costi a favore di entrambi i gruppi.

 

Telefonica, alla luce delle difficoltà sul mercato domestico e della saturazione dei mercati occidentali, conta molto sul Brasile dove vorrebbe fondere le attività mobili di Vivo con quelle fisse di Telesp, sulla scia di quanto già realizzato dal rivale Carlos Slim, che controlla Claro – il secondo operatore mobile brasiliano – e ha da poco completato il consolidamento delle sue attività sudamericane creando un colosso da 250 milioni di dollari che potrà offrire servizi integrati di comunicazione in America Latina e nei Caraibi e competere efficientemente con le imprese già presenti sul mercato.

 

L’entità che nascerà, invece, dalla fusione tra Telesp e Vivo sarà, secondo Telefonica,  il più grande operatore integrato in Brasile sia per numero di clienti (69,2 milioni a marzo 2010), che per ricavi e utile operativo lordo (rispettivamente a 11,8 e a 4,1 miliardi di euro nel 2009) e per redditività (margine Ebitda nel 2009 pari al 35%).

La nuova società, sottolinea Telefonica in una nota, avrà un “significativo potenziale di crescita” in un mercato in espansione e molto ricettivo nei confronti delle nuove tecnologie. L’acquisizione avrà poi un impatto positivo sugli utili Telefonica e la generazione di cassa sin dal primo anno. Secondo gli analisti, le sinergie derivanti dall’accordo si attesterebbero a 4 miliardi di euro.

 

Portugal Telecom, da canto suo, ha siglato un accordo volto a una “eventuale” alleanza per l’acquisizione di una quota del 22,4% di Telemar Norte Leste, l’unità operativa di Oi, quarto operatore mobile brasiliano per un montante 8,44 miliardi di reais (3,67 miliardi di euro).

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