Europa
‘Akadimia Platonos‘, ‘Die Fremde‘ e ‘Illegale‘, sono i tre film selezionati per partecipare all’edizione 2010 del premio cinematografico Lux. Cuore, identità, cultura e relazioni familiari i punti cardini delle trame sviluppate dai registi in gara e che concorrono ora nelle sezioni ‘Venice Days‘ e ‘Venice International Film Festival‘.
Come per i precedenti vincitori, i tre lavori prodotti rispettivamente inGrecia (Akadimia Platonos da Filippos Tsitos), Germania (Die Fremde da Feo Aladag) e Belgio, Francia e Lussemburgo (illegale di Olivier Masset-Depasse), seguiranno lo stesso iter dei vincitori delle passate edizioni quali, ‘Anderen Seite der Auf’ dell’edizione 2007; ‘Le silence de Lorna’ del 2008 e ‘Welcome’ del 2009.
E così come le precedenti edizioni, il vincitore del premio Lux 2010 riceverà un sostegno finanziario da parte del Parlamento Europeo, per la sottotitolazione del film prescelto in tutte le 23 lingue ufficiali della Unione Europea (UE). Nel ‘pacchetto premio’, è compreso anche un adattamento della versione originale per non vedenti o non udenti, nonché la produzione di una stampa di 35 millimetri per ogni Stato membro della Ue.
Nel frattempo, cresce l’attesa per l’esito dei lavori selezionati e che saranno proiettati dal 10 all’11 settembre prossimo nei locali e dal 26 ottobre al 19 novembre prossimo presso la sede del Parlamento europeo di Bruxelles. Ultimo e decisivo appuntamento prima dell’insindacabile votazione da parte dei membri dell’assemblea legislativa, ai quali sarà affidato l’arduo compito di scegliere il film migliore tra i tre in concorso, e che provvederà il 24 novembre di quest’anno, sempre presso la sede di Strasburgo, alla consegna dell’ambito premio Lux 2010.
Premi prestigiosi e senz’altro validi trampolini di lancio per registi giovani soprattutto, che intendono investire sul proprio talento e vincere la sfida dell’Europa.
Il regista di ‘Akadimia Platonos’ Filippos Tsitos, nello spiegare questa nuova e affascinate avventura, ma soprattutto nel cercare di illustrare al meglio il suo lavoro, ha esordito dicendo: “Vincere il Premio LUX sarebbe un riconoscimento che il film merita, ma sarò onesto, in questi tempi difficili per i film d’essai e per i tempi che la Grecia sta vivendo, un aiuto non guasterebbe. Un film in lingua non inglese, al giorno d’oggi può essere paragonato a un nuotare di notte in un oceano selvaggio. Rischierebbe di annegare. Tutti sono d’accordo che l’Unione europea è una buona idea – ha aggiunto Tsitos – ma i disaccordi cominciano quando si deve decidere chi ha il diritto di entrare nell’Unione. Chi ha il diritto di rimanerci e a chi invece serve l’aiuto per farcela”.
“Viviamo in una società multiculturale che non può più semplicemente promuovere il consenso, ma deve trovare nuovi modi per aggirare la crescente divergenza – ha invece affermato il direttore di ‘Die Fremde’ Aladag Feo – Ciò potrà avvenire solo con il dialogo continuo e permettendo a noi stessi di essere guidati dalle cose che ci accomunato piuttosto che da quelle che ci differenziano. La mia convinzione – ha aggiunto – è che una coesistenza armoniosa è possibile solo se noi stessi cresciamo oltre le ombre di principi e convinzioni. Questo tema è universale, poiché colpisce tutti. Sia che si tratti di persone che si amano o di persone che condividono una stessa società, un paese o un pianeta. Per questo motivo – ha poi concluso il direttore – mi sento di ringraziare il Parlamento europeo per la promozione dei film europei che attraverso un premio universale, superano confini e preconcetti”.
Olivier Masset-Depasse, regista di ‘Illegale’, ha invece focalizzato l’attenzione sul messaggio che il premio intende diffondere. Il coraggio, l’ambizione, il buon gusto, l’impegno per la cultura e, soprattutto, la crescita universale attraverso lavori che tentano di raccontare il bello e il brutto del vivere quotidiano.