Giappone
Il gigante giapponese dell’elettronica, Panasonic, ha presentato ieri una serie di nuovi televisori 3D al plasma in grado di registrare video in 3D sul disco rigido integrato o su dischi Blu-Ray. Questi modelli, per i quali sono necessari speciali occhialini, sono i primi al mondo ad abbinare la TV 3D a un registratore video su disco.
Sarà dunque possibile guardare programmi in 3D, registrarli in 3D su disco rigido o Blu-Ray, riguardarli in 3D, con un solo apparecchio che, assicura la società, come ogni modello ‘tutto in uno’ è caratterizzato da un’estrema semplicità d’uso (nessun cablaggio, un solo telecomando) e da un elevato risparmio energetico.
Panasonic, che ha già lanciato ad aprile una prima gamma di televisori 3D al plasma, proporrà in un primo tempo – a fine agosto in Giappone – due modelli da 42 e 46 pollici al prezzo, rispettivamente, di 3.550 e 4.00 euro e punta a una quota del 50% del mercato nipponico della Tv 3D.
Da aprile 2009 a marzo 2010, in Giappone, sono stati venduti 15 milioni di televisori, con la previsione di raggiungere entro la fine dell’anno quota 18 milioni, grazie al prossimo switch-off della diffusione analogica e alle misure varate dal Governo per favorire il rinnovo dei dispositivi in vista di questa scadenza.
La quota del 3D, ovviamente, è ancora molto limitata e secondo il colosso nipponico si attesterà sulle 500 mila unità, metà delle quali dovrebbe essere targata proprio Panasonic.
Sulla scia dell’entusiasmo per la visione tridimensionale – che ha colto il Giappone come l’Europa e gli Stati Uniti – la società sta anche per lanciare delle nuove videocamere 3D destinate al mercato consumer.
I produttori giapponesi non si sono dunque fermati ai televisori, ma hanno lanciato anche diversi canali televisivi e on-demand attraverso bouquet satellitari o su fibra ottica.
Panasonic produce attrezzature per tutta la catena professionale 3D, mentre il suo rivale storico Sony produce film, video musicali e giochi in 3D per tentare di far arrivare la tecnologia al più alto numero possibile di persone.
Il 3D, insomma, non rappresenta solo il futuro del cinema, ma anche della televisione, nonostante vi siano ancora perplessità sugli occhialini che potrebbero porre rischi per la salute e per i quali manca uno standard comune, ma dai quali sembra dipendere l’introduzione della terza dimensione anche nei televisori domestici, nonché nei computer portatili.