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Vivo: accordo con Telefonica entro fine luglio? Portugal Telecom gioca la carta Oi per persuadere il governo lusitano a dare l’Ok

Europa


Un nuovo spiraglio si apre nella battaglia per il controllo dell’operatore mobile brasiliano Vivo, che vede contrapposti Telefonica e Portugal Telecom. L’operatore portoghese, che aveva accettato l’offerta da 7,15 miliardi del partner spagnolo, salvo poi essere bloccato dal veto del Governo, potrebbe ora dare il via libera alla cessione della propria quota in Brasilcel, dopo essersi impegnato ad acquisire Oi, il quarto operatore mobile del Paese.

Dopo le polemiche dei giorni scorsi – dal ricorso di Lisbona alla Golden share, alla minaccia di Telefonica di sciogliere Brasilcel per fare ricorso al mercato – secondo il quotidiano spagnolo El Economista, la soluzione per chiudere la querelle potrebbe essere molto vicina.

Portugal Telecom, infatti, avrebbe già firmato un accordo preliminare – valido fino alla prossima settimana – per l’acquisto di una quota di Oi appena ceduta la propria parte in Brasilcel, la holding che controlla Vivo e di cui è comproprietario insieme a Telefonica.

 

Alcune clausole di questo contratto, penalizzerebbero severamente le due parti in caso di mancato rispetto dell’accordo. Portugal Telecom, quindi, ha 10 giorni di tempo per  entrare nel capitale di Oi e, in caso di ripensamento, sottolinea ancora il quotidiano,  “PT non avrà altra scelta che andare di nuovo a bussare a Telefonica per recuperare gli accordi verbali stabiliti dai due gruppi negli ultimi giorni”.

 

Nessun ulteriore dettaglio è emerso, ma pare certo che l’acquisto di Oi potrebbe persuadere il governo lusitano a dare il via libera all’accordo col gruppo di Cesar Alierta, che già alla fine del mese potrebbe annunciare di aver portato a casa un risultato rincorso ormai da oltre tre anni.

 

Sulla scia di queste indiscrezioni, tra l’altro, il titolo di PT ha guadagnato in mattinata il 3%.

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