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Vivo. Continua il braccio di ferro tra Telefonica e PT dopo scadenza offerta da 7,15 mld: per gli analisti, partita ancora aperta

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La possibilità di un accordo tra Telefonica e Portugal Telecom per il controllo dell’operatore mobile brasiliano Vivo, “non è ancora morta”. Ne sono convinti gli analisti di Citigroup, secondo cui la scadenza dell’offerta e l’indisponibilità della società spagnola a prolungarne la validità altro non sarebbero che “un tecnicismo, un tentativo di Telefonica di far salire la pressione su Portugal Telecom”.

Gli analisti sostengono dunque che “l’offerta sarà ripresa rapidamente appena si ripresenterà l’occasione”.

 

L’offerta da 7,15 miliardi presentata da Telefonica per rilevare la quota di PT in Brasilcel – la holding che controlla Vivo – è scaduta venerdì. Il board del gruppo portoghese ha deciso di non decidere e Telefonica non ha voluto cedere alle pressioni del governo di Lisbona, che ha posto il veto all’operazione se non fossero cambiate le condizioni economiche. Prende di nuovo corpo, intanto, l’ipotesi di scioglimento della joint venture Brasilcel. Operazione già ventilata nelle scorse settimane e per la quale Telefonica avrebbe già dato mandato allo studio olandese De Brauw Blackstone Westbroek.

 

“La discussione con Telefonica ha fatto progressi in maniera costruttiva e il cda si è impegnato a fare tutto il possibile per concludere la trattativa in un modo che soddisfi gli interessi di tutte le parti. Alla luce di questo, e per continuare a lavorare verso un esito positivo, il consiglio ha deliberato di chiedere una proroga della validità dell’offerta fino al 28 luglio”,  aveva spiegato il cda di PT in una lettera indirizzata ai dirigenti  e al cda di Telefonica.

 

Telefonica, che le condizioni economiche le ha già ritoccate tre volte – per giungere a un montante che equivale all’intera capitalizzazione di Portugal Telecom – non ha accettato la richiesta del board del partner portoghese: “…Non avendo il consiglio di amministrazione di Portugal Telecom accettato l’offerta entro il termine prescritto, l’offerta è da considerarsi ritirata” ha comunicato Telefonica in una nota.

La decisione ha tuttavia provocato un forte ribasso del valore dei titoli Telefonica, che nel corso della mattinata hanno ceduto il 3,1% dopo aver perso fin quasi il 5% in apertura.

 

Il governo di Lisbona, da canto suo, ha manifestato il proprio apprezzamento per la decisione di PT di lasciare scadere l’offerta:  “La società portoghese – ha sottolineato il ministro dei Lavori pubblici – ha sempre agito per salvaguardare gli interessi di tutte le parti coinvolte e per promuovere l’importanza strategica di Portugal Telecom quale grande compagnia internazionale”.

 

Il governo di Lisbona aveva anche fatto ricorso alla Golden share detenuta in PT per bloccare l’operazione. Decisione ritenuta però illegittima dalla Corte di Giustizia Ue, che l’ha definita “una restrizione ingiustificata alla libera circolazione dei capitali”.

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