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NGN. Slittano al 2015 le ambizioni digitali della Gran Bretagna: mancano i fondi per finanziare la fibra ottica

Europa


Slittano al 2015 le ambizioni digitali della Gran Bretagna. Non ha mancato di provocare scintille la decisione del governo di posticipare al 2015 l’obiettivo di portare la banda larga a 2Mbps in tutte le case britanniche, ritenendo ‘non realistico’ il target fissato dalla precedente amministrazione.

L’impegno era previsto dal piano ‘Digital Britain‘ che puntava alla copertura in fibra ottica del 90% del paese entro il 2017, e a garantire l’accesso di tutta la  popolazione alla banda larga a una velocità di almeno 2Mbps entro la fine del 2012.

Il piano era uno dei capisaldi del Digital Economy Act, approvato in fretta e furia ad aprile, poco prima delle elezioni, e prevedeva, inizialmente, una tassa da 6 sterline l’anno per finanziare l’aggiornamento della rete. Il nuovo governo aveva quindi congelato l’idea del nuovo balzello, sostenendo di voler dedicare al progetto 175 milioni di sterline avanzate dai fondi previsti per sostenere il passaggio alla Tv digitale per le famiglie meno abbienti. Un po’ pochino rispetto ai 2 miliardi che, secondo l’ex monopolista BT, sono necessari per raggiungere gli obiettivi del piano digitale.

 

Ma la coperta, di questi tempi, è ancora più corta ed è difficile, secondo il ministro della cultura, Jeremy Hunt, che escano fuori i fondi per finanziare il progetto, almeno non nei tempi stabiliti dal precedente governo.

 

La banda larga – ha affermato Hunt – è sulla strada giusta nonostante questa battuta d’arresto: il governo continuerà a lavorare per garantire “…la migliore rete a banda larga d’Europa entro la fine della legislatura”.

 

Due milioni e mezzo di persone, insomma, rimarranno al momento sprovviste di banda larga e non sembrano proprio contente della notizia, in particolare nelle aree rurali.

BT ha messo sul piatto 2,5 miliardi di sterline per portare la banda larga a due terzi delle famiglia – per l’inizio delle Olimpiadi del 2012 la società promette la copertura di 10 milioni di abitazioni, attraverso le tecnologie FTTH e FTTC – ma, senza i fondi pubblici, hanno più volte sottolineato i dirigenti del gruppo, non ci sarà rete a banda ultra larga nelle aree scarsamente popolate, essendo la copertura di queste zone più costosa e con minori possibilità di recuperare in tempi brevi gli investimenti.

 

La Country Land & Business Association (CLA) si è detta “delusa e shoccata” dalla decisione del governo, che finirà per penalizzare ulteriormente zone già disagiate, privandole di uno dei principali strumenti per competere con le ricche e ben servite aree urbane.

 

Ci si chiede, soprattutto, come il governo riuscirà davvero a risparmiare un miliardo di sterline all’anno dall’incremento dei servizi online se ancora un quinto degli abitanti delle aree rurali non ha accesso alla banda larga.

 

Gli addetti ai lavori, invece, non sono sorpresi dell’annuncio e già da un po’ si dicevano convinti del fatto che il governo avrebbe fatto molta fatica a riferire i fondi per finanziare il piano per il futuro digitale della Gran Bretagna.

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