Rai: pronti i tre volumi (+1) degli atti dei tre seminari dedicati al Servizio e all’opinione pubblica

di Antonietta Bruno |

Italia


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E’ stata fissata a lunedì 19 luglio prossimo la data in cui la Commissione di Vigilanza Rai presenterà gli Atti dei tre seminari dedicati al ‘Servizio pubblico e opinione pubblica’ svoltisi dal mese di novembre 2009 al febbraio del 2010 e che, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, hanno interessato le tematiche: ‘Lo Stato della Tv in Italia e il ruolo della Rai. Il Servizio pubblico e la sua identità’ (24 novembre 2009); ‘Tv, società e costume. La Rai come rappresentazione e traino della realtà culturale, civile ed etica del Paese’ (19 gennaio 2010) e ‘Tv, Costituzione e democrazia, politica e pluralismo’ (23 febbraio 2010).

 

Gli Atti, raccolti in tre diversi volumi e arricchiti da un quarto tomo contenente i passaggi maggiormente significativi degli interventi, saranno resi pubblici nel corso di un incontro pomeridiano ospitato presso i saloni della  Biblioteca del Senato ‘G. Spadolini’ a Palazzo della Minerva, alla presenza di note personalità del mondo politico, editoriale e universitario.

 

Tra i numerosi e qualificati interventi, è prevista infatti l’audizione di Sergio Zavoli, presidente della commissione; di Adriano Fabris, ordinario di Etica della Comunicazione dell’Ateneo di Pisa; di Paolo Mieli, presidente Rcs Libri; di Stefano Rodotà, professore emerito di Diritto Civile all’Università ‘La Sapienza’ di Roma e di Paolo Romani, viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni.

Inoltre, sulla base dei materiali raccolti negli Atti dei seminari la Commissione subito dopo la pausa estiva esprimerà un nuovo ‘atto di indirizzo’.

 

Si muoverà così nei prossimi mesi l’organo istituito nel 1975 con la Legge 103 emanata dal Parlamento italiano per vigilare e indirizzare l’attività radiotelevisiva, considerata, specie per quanto riguarda l’informazione, particolarmente importante per il corretto funzionamento di un sistema democratico.

 

La Commissione, infatti, esercita i propri poteri di controllo sul cosiddetto servizio pubblico radiotelevisivo, affidato alla Rai, anche in base a quanto stabilito da una Convenzione di durata ventennale e da un Contratto di servizio, attuativo della Convenzione stessa, stipulati con il Governo.

La Commissione, composta da venti deputati e venti senatori che rappresentano tutti i Gruppi esistenti nel Parlamento opera, pertanto, al fine di garantire la presenza nelle trasmissioni radiotelevisive di tutte le voci presenti nella società “in quanto portatrici di interessi e valori meritevoli di trovare adeguato spazio di espressione”. L’attuale assetto del sistema radiotelevisivo prevede accanto al servizio pubblico anche una pluralità di emittenti private, nazionali e locali, tutte chiamate comunque a rispettare i principi del pluralismo, imparzialità e correttezza dell’informazione, ma sottoposte ad un diverso sistema di controlli, ora facente capo all’Autorità delle Comunicazioni di recente costituzione.
 

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