Europa
Trend positivo per il settore pubblicitario che mantiene in buon andamento dell’inizio dell’anno e chiude i primi cinque mesi del 2010 sul +3,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. A ufficializzarlo, la Nielsen Company, l’azienda leader sul mercato nelle informazioni di marketing, consumer, televisione e altri media, online intelligence, mobile measurement, eventi e pubblicazioni specializzate.
Nell’ultima indagine di settore, gli analisti Nielsen hanno accertato che sono stati investiti 3,8 miliardi di euro. Ben 140 milioni in più rispetto allo scorso anno, ma il mercato è ancora lontano dai livelli del 2008. Rispetto al 2009, infatti, gli investimenti sono aumentati per tutti i settori principali, eccezion fatta per le automobili, ed in particolare per le aziende del largo consumo.
Nel periodo gennaio-maggio 2010, 13.520 aziende (50 in più del 2009) hanno investito in pubblicità mantenendo costante l’aumento del +0,3% rispetto al 2009 registrato nel mese di aprile. La tv ha potuto contare sul 12,5% di clienti in più rispetto al 2009 (1.105 le aziende inserzioniste fino a maggio). Anche sulla Radio aziende in aumento (+6,2%). Per quanto riguarda la stampa gli inserzionisti sono in calo per i periodici (-6,3%) mentre crescono sui quotidiani (+5,3%) e rimangono stabili per la free-press. Su internet la crescita più alta di inserzionisti (+28,2%). Aumentano anche le aziende esclusive per Tv (+ 21,9%) e internet (+45,5%).
Entrando un po’ più nei particolari, secondo i mezzi Nielsen, la televisione considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari quali Sky e Fox, chiude i primi cinque mesi del 2010 con una crescita del +6,0%. Il dato progressivo è leggermente inferiore rispetto ad aprile ma per giugno e luglio si attendono effetti positivi dai mondiali di calcio. Alimentari e toiletries con crescite rispettivamente del +14,3% e +12,5% stanno determinando la crescita dell’advertising sul piccolo schermo ma anche telecomunicazioni e bevande hanno aumentato gli investimenti in Tv in maniera consistente.
I quotidiani, nonostante un aumento degli investimenti in commerciale nazionale (+2,4%), chiudono i primi 5 mesi in calo (-0,2%); In questo caso sono proprio i settori principali a diminuire la spesa ed in particolare automobili (-18,4%). Grazie ad una crescita del +15,2% abbigliamento diventa il primo settore in termini di advertising sui quotidiani a pagamento. Contrazioni ancora più nette per free press (-6,7%) e periodici (-9,3%); proprio sui periodici forte calo della spesa da parte delle aziende del settore abbigliamento (-8,9%). La radio si conferma uno dei media più brillanti nella prima parte del 2010 con una crescita della raccolta pubblicitaria del +14,6%.
Determinanti gli aumenti della spesa di telecomunicazioni (59%), distribuzione (+33,7%), finanza/assicurazioni (+90,4%). Automobili, pur rimanendo ampiamente il settore più rilevante sulla radio, è in calo (-4,9%).Advertising in crescita con tassi superiori alla media del mercato anche per quanto riguarda Internet (+11,6%); direct mail (+5,8%) e affissione (+10,2%). (a.b)